Ruud Buhagiar, 30enne titolare di una palestra a Marsascala, è stato trattenuto in regime di custodia cautelare in carcere con l’accusa di corruzione di un sergente di polizia e di coinvolgimento in una serie di reati gravi, tra cui la associazione a delinquere, complicità nel traffico di droga, possesso di cannabis per uso diverso da quello personale, utilizzo improprio di dispositivi elettronici e recidiva.
Buhagiar sarebbe infatti tra i soggetti che, sotto pagamento, ricevevano informazioni dalla presunta “talpa” della squadra antidroga, Cherise Camillieri, 28 anni, sospesa per aver presumibilmente diffuso informazioni sensibili su operazioni di polizia in corso.
La vicenda ha preso piede quando, ad ottobre, la polizia stava indagando su una rapina pianificata in un’abitazione che alla fine non si è mai realizzata. Durante le indagini, le autorità hanno scoperto che i piani erano saltati perché qualcuno aveva fatto trapelare dettagli cruciali sull’operazione.
Le analisi sui dispositivi cellulari di Camilleri a Buhagiar hanno stretto il cerchio sui due soggetti e quest’ultimo è stato arrestato all’aeroporto internazionale di Malta al suo rientro da una vacanza all’estero, parallelamente alla donna.
Nel corso dell’udienza preliminare, la difesa ha chiesto la libertà su cauzione per il 30enne, dichiaratosi non colpevole delle contestazioni, rigettata tuttavia dal tribunale che ha tenuto conto della gravità delle accuse e del rischio di contaminazione delle prove. Inoltre, è stato disposto un ordine di congelamento dei beni dell’imputato.
(nell’immagine, Ruud Buhagiar / Facebook)
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