È stata inaugurata presso il Museo Nazionale di Archeologia la mostra “The Cippi of Malta – Their Story and Voyage” che, dopo oltre due secoli, segna il “ricongiungimento” in terra maltese di due manufatti di straordinario valore storico: i Cippi di Malta. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 31 marzo 2025.
I Cippi, risalenti al II secolo a.C., sono due pilastri in marmo riportanti delle iscrizioni in fenicio e greco incise sulle loro superfici. Questi antichi testi hanno giocato un ruolo fondamentale nella decifrazione dell’alfabeto fenicio, grazie al lavoro del linguista francese Jean-Jacques Barthélemy nel 1758.
Uno dei due Cippi lasciò Malta nel 1782, quando il Gran Maestro De Rohan lo donò alla Francia come segno di scambio culturale e diplomatico. Da allora, è stato custodito al Louvre di Parigi. L’altro esemplare, identico, è rimasto a Valletta.
Nel 2022, i due Cippi si riunirono per la prima volta al Louvre di Abu Dhabi, segnando una collaborazione storica tra Malta e gli Emirati Arabi Uniti. Ora, grazie a un accordo tra Heritage Malta e il Louvre, i due manufatti si trovano nuovamente sull’isola, disponibili per essere ammirati da residenti e turisti.
Il ministro della Cultura, Owen Bonnici, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa volta a promuovere la diplomazia culturale: «I Cippi rappresentano un ponte attraverso secoli e nazioni. Il loro ritorno non è solo una celebrazione del ricco patrimonio archeologico di Malta, ma anche una testimonianza dei legami duraturi tra Malta, la Francia e i nostri partner culturali in tutto il mondo».
Anche Mario Cutajar, presidente di Heritage Malta, ha rimarcato il profondo significato storico e culturale dei due manufatti: «Fin dall’infanzia molti di noi conoscono la storia dei Cippi per il loro ruolo nella decifrazione della lingua fenicia e per gli sforzi delle autorità di allora volti a stabilire un collegamento con la lingua maltese. Questi pilastri aprono molte finestre sulla nostra storia. Il fatto che siano di nuovo riuniti qui a Malta ci offre l’opportunità di scoprire di più su di noi e sulla nostra eredità».
La mostra esplora non solo la storia dei Cippi, ma anche le domande rimaste senza risposta sulle loro origini e sul significato delle iscrizioni. Sharon Sultana, curatrice del Museo Nazionale di Archeologia, ha dichiarato: «Questa mostra è frutto di una collaborazione tra Heritage Malta e il Louvre. Un’intesa che nell’ultimo anno ha continuato a rafforzarsi e il cui risultato viene presentato ora al pubblico attraverso questa esposizione».
La mostra è inclusa nel biglietto d’ingresso al Museo Nazionale di Archeologia di Valletta. Per gli orari di apertura e ulteriori dettagli, è possibile consultare il sito ufficiale di Heritage Malta.
(photo credits: DOI / Pierre Sammut)
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