Sono in tutto 2.612 le persone in attesa di sottoporsi a un intervento di chirurgia generale le cui tempistiche hanno superato quelle stabilite nella Carta dei diritti del paziente.
A riferirlo è il ministro della Salute, Jo Etienne Abela, in risposta a un’interrogazione parlamentare presentata dal deputato nazionalista Jerome Caruana Cilia. Abela ha dichiarato che «ci sono diversi motivi per cui ciò accade», tuttavia «rassicuriamo che ogni intervento urgente verrà effettuato nel più breve tempo possibile» e che, per farlo, il governo ha stanziato 14 milioni di euro per “snellire” le liste d’attesa attraverso un programma di esternalizzazione dei servizi.
Fornendo un quadro più specifico della situazione richiesto da Caruana Cilia, il ministro della Salute ha inoltre aggiunto che ci sono 152 pazienti in attesa di sottoporsi a un intervento di neurochirurgia e 176 per uno di chirurgia plastica, sempre con tempistiche che superano quelle stabilite nella Carta dei diritti. Meglio, invece, le liste di attesa per interventi alla cataratta che da 367 pazienti sono passati a 65.
Anche in questi casi, Abela ha dichiarato che «si sta facendo tutto il possibile» per ridurre i tempi di attesa e che, in caso di urgenze, «le operazioni vengono eseguite in breve tempo».
Non ancora presenti, invece, i dati relativi al numero dei pazienti che attendono di sottoporsi a una risonanza magnetica o a una TAC. Queste informazioni, ha detto Abela, sono in fase di raccolta.
(immagine di repertorio)
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