In un rinnovato impegno per preservare l’architettura militare storica di Malta, la Planning Authority (PA) ha ufficialmente designato nove batterie costiere di epoca britannica come edifici di Grado 1, mentre due ulteriori batterie hanno ottenuto il Grado 2.
Queste classificazioni mirano a proteggere le strutture difensive e a riconoscere il valore architettonico e storico di queste fortificazioni, rappresentative del clima politico e militare sotto il dominio britannico dal 1860 in poi.
Le batterie designate come Grado 1 includono: la Batteria di Delle Grazie (Xghajra), la Batteria di St. Peter (Kalkara), la Batteria Wolseley e la Batteria di St. Paul (Marsaxlokk), Batteria di Alta Angolazione di Gharghur (Gharghur), Batteria Antiaerea di Misrah Strejnu (Zejtun), Batteria QF di San Giovanni (Swieqi), Batteria di Wardija (San Pawl il-Bahar) e la Batteria di Zonqor (Marsaskala). A queste si aggiungono, classificate come Grado 2, la Batteria Cambridge e la Batteria Garden, entrambe situate a Sliema.
Queste strutture difensive, spiega la PA, furono originariamente costruite dall’Impero Britannico per proteggere le aree costiere di Malta, in risposta agli sviluppi geopolitici come la Guerra di Crimea (1853-56) e l’apertura del Canale di Suez nel 1869, che incrementò il traffico navale e rafforzò gli interessi britannici per la sicurezza delle rotte commerciali attraverso Malta.
Inoltre, i progressi nelle tecnologie militari, specialmente in Francia e Italia, richiesero il rafforzamento delle difese costiere per salvaguardare i porti strategici dell’isola.
«La designazione di questi siti sottolinea il ruolo unico di Malta all’interno dell’Impero Britannico e nella geopolitica mediterranea», ha dichiarato Daniela Formosa della Heritage Planning Unit della Planning Authority. «La conservazione di questi siti onora la storia militare dell’isola, assicurando che queste strutture possano essere apprezzate dalle future generazioni».
Le fortificazioni britanniche di Malta sono un diretto risultato delle crescenti tensioni militari in Europa nel contesto mediterraneo del tardo XIX secolo, con l’introduzione di navi da guerra corazzate e altre tecnologie che rendevano obsolete le difese dell’Ordine dei Cavalieri Ospitalieri.
La costruzione delle navi da guerra italiane Duilio e Dandalo negli anni ’70 del XIX secolo, ognuna armata con cannoni da 100 tonnellate, spinse i britannici a potenziare le fortificazioni maltesi con artiglieria simile, aumentando significativamente le capacità difensive dell’isola.