Un cittadino della Costa d’Avorio è comparso venerdì in tribunale per rispondere alle accuse di aver diffuso materiale estremista e di aver incitato altre persone a compiere attentati suicidi in Francia. Mouhamadou Dosso, 32 anni, titolare di un documento di identità italiano, è stato fermato durante un’operazione delle forze dell’ordine in un appartamento di Triq Giovanni Barbara a Hamrun.
Il blitz è scattato alle prime luci dell’alba di giovedì 31 ottobre, con l’unità antiterrorismo della polizia che ha circondato due proprietà attigue a quella in cui Dosso risiedeva sequestrando diversi dispositivi elettronici, poi esaminati per accertare i suoi legami con attività terroristiche. Dalle indagini preliminari, infatti, è emerso che i dispositivi contenevano prove che lo collegherebbero alla distribuzione di contenuti estremisti, tra cui conversazioni su Messenger in cui il 32enne avrebbe incoraggiato alcune persone a recarsi in Francia per compiere attacchi suicidi di matrice terroristica.
Le accuse mosse contro di lui sono gravi: incitamento ad atti terroristici e partecipazione a un’organizzazione che persegue obiettivi politici con l’uso della forza. Davanti al magistrato, Dosso si è dichiarato non colpevole, ma il suo avvocato difensore non ha richiesto la libertà su cauzione, quindi è stato posto in custodia cautelare.
L’operazione che ha portato al suo arresto è frutto di settimane di sorveglianza e analisi delle informazioni raccolte dalle forze di polizia maltesi, che hanno lavorato in stretta collaborazione con l’intelligence per monitorare le attività del sospettato.