Ha preso il via la raccolta prove contro il tassista libico Mohamed Bashir Ibrahim Aljalli, 37 anni, accusato di aver picchiato e accoltellato un passeggero brasiliano che si sarebbe lamentato della guida spericolata dell’uomo nel tragitto Paceville-Valletta.
Durante l’udienza, la vittima ha raccontato di aver chiesto più volte di rallentare fino ad arrivare a pensare che il tassista fosse sotto effetto di sostanze stupefacenti, visto che le sue richieste sarebbero rimaste inascoltate. Di contro, Aljalli gli avrebbe risposto di non interferire con il suo lavoro, aggiungendo sarcasticamente: «Benvenuto a Malta».
Giunti a destinazione, nonostante la corsa fosse già stata saldata tramite app, il tassista avrebbe insistito per ottenere un pagamento extra. Una richiesta non dovuta ma alla quale il passeggero avrebbe preferito sottostare per evitare problemi, decidendo di consegnargli 10 euro.
Sembrava che la questione si fosse chiusa lì ma, appena sceso dal veicolo, la vittima ha raccontato di essere stato inseguito dall’imputato che lo avrebbe insultato e colpito al volto, per poi sferrargli un fendente al braccio sinistro con un’arma da taglio che aveva con se, abbandonandolo sanguinante sul marciapiede.
Aljalli, che tornerà in custodia cautelare in attesa che sul caso proseguano le indagini, si è dichiarato non colpevole delle accuse.