BirdLife Malta ha lanciato un appello urgente alla Commissione Europea affinché sospenda immediatamente la stagione di cattura dei fringuelli, riaperta dal governo maltese sotto il pretesto della “ricerca scientifica”. L’Ong ambientalista ha duramente condannato la decisione del Primo Ministro Robert Abela, accusandolo di mettere gli interessi elettorali al di sopra del rispetto della legge dell’Unione Europea e della sentenza della Corte di Giustizia Europea.
Durante una conferenza stampa tenutasi lunedì davanti a Castille, BirdLife ha dichiarato di aver formalmente richiesto al Commissario europeo per l’Ambiente di intervenire con urgenza. L’associazione sostiene che la riapertura della stagione di cattura per sette specie di fringuelli non solo va contro la sentenza dei tribunali europei, ma danneggia anche la reputazione di Malta a livello internazionale, dimostrando che il Premier si schiera apertamente a favore dei cacciatori, ignorando la legge.
Dure le critiche nei confronti di Robert Abela, che «si comporta come l’avvocato dei cacciatori invece di rispettare le normative dell’UE, trascinando con sé l’intero governo, minando la reputazione del Paese». Secondo BirdLife, la decisione del Primo Ministro non riflette il parere dell’opinione pubblica maltese, che vede la cattura di uccelli selvatici come una pratica inutile, preferendo la protezione dell’ambiente. Inoltre, l’associazione sottolinea che la giustificazione della “ricerca scientifica” sia solo una scusante “di facciata”, poiché esistono metodi alternativi e non invasivi per monitorare le migrazioni degli uccelli.
L’associazione ha inoltre sottolineato come la legislazione emanata dal governo maltese sia arrivata con eccezionale tempismo, un giorno dopo la scadenza di un mese fissata dalla Commissione Europea che chiedeva a Malta spiegazioni su come intendesse implementare il verdetto della sentenza del 19 settembre della Corte di Giustizia Europea. BirdLife sostiene che la nuova normativa non sia altro che un «esercizio di copia e incolla» delle deroghe precedenti, senza apportare cambiamenti significativi.
Di fatto, con il pretesto della ricerca scientifica e con la scusa che «questo è l’unico modo in cui Malta può rispondere alla domanda da dove provengono i fringuelli che migrano sul territorio», consentirà ad oltre 3.500 cacciatori di catturare esemplari della specie per due mesi, con l’aggiunta di 235 nuovi siti di cattura rispetto all’anno scorso, portando il numero totale a 2.851.
«La vera ricerca scientifica sulla migrazione degli uccelli non richiede la cattura su larga scala di uccelli selvatici. Sono disponibili diversi metodi alternativi e non invasivi per raccogliere tali dati» ha affermato BirdLife Malta, ricordando che l’anno scorso, durante la stagione di cattura, sono stati osservati numerosi siti in cui gli uccelli non sono stati rilasciati in natura, con una stima prudente di oltre 51.400 fringuelli tenuti in cattività. Il rischio, quest’anno, è che il numero possa aumentare ulteriormente.
Di fronte a questa situazione, la Ong ha lanciato un appello all’unità, esortando i giovani, le associazioni ambientaliste, i politici di tutti gli schieramenti, inclusi i parlamentari «che hanno il coraggio di opporsi a Robert Abela», a unirsi nella difesa dell’ambiente. «Questo è il momento di agire», ha affermato BirdLife Malta, «perché la protezione della natura e il rispetto della legge devono prevalere sugli interessi elettorali».