Secondo i dati forniti dall’Ufficio nazionale di statistica (NSO), il 34,7% dei maltesi ritiene che i problemi più comuni riscontrati nelle proprie abitazioni siano l’inquinamento, la sporcizia o altri fattori ambientali. Seguono a ruota i vicini di casa rumorosi e il caos della strada (31,3%). Il 9% degli intervistati ha inoltre lamentato residenze troppo buie, infiltrazioni d’acqua nei muri, infissi, muffa (7%) e, a pari merito, crimini e vandalismo nella zona.
Le statistiche sono frutto dell’EU-SILC, un sondaggio annuale che raccoglie informazioni sul reddito e sulle condizioni di vita delle famiglie a Malta e Gozo. Nel 2023 sono state intervistate in totale 4.515 famiglie, la maggior parte delle quali (72,1%) è risultata vivere in abitazioni di proprietà, nella metà dei casi acquisite senza pagare alcun mutuo oppure con debito interamente estinto.
Di queste, il 64,9% erano appartamenti o maisonette, mentre il 30,8% erano ville bifamiliari o a schiera, composte principalmente da cinque locali (36,4%), quattro locali nel 20,6% dei casi e sei locali per il 20,5% degli intervistati.
Migliora di 0,4 punti percentuale il sovraffollamento; nel 2023, infatti, solo il 2,4% di tutti coloro che vivevano in famiglia lamentava il problema, definito in base al numero di stanze disponibili nell’abitazione in relazione ai componenti dell’intero nucleo.
Tuttavia, i costi dell’alloggio sono stati percepiti come un peso gravoso per il 24,9% di tutte le persone che vivevano in famiglia, soprattutto per quelle gravemente deprivate materialmente e socialmente (72,5%).