Sarà Laura Gatti ad occuparsi della progettazione del verde del maxi-complesso residenziale parte del “City Centre” del db Group a St. George’s Bay in cui – promettono – sorgeranno «stupefacenti giardini verticali». Oltre a 179 appartamenti distribuiti in due torri alte 17 e 18 piani, il progetto completo prevede la realizzazione di un hotel a 5 stelle con 386 camere dislocate su 12 piani, uffici, un grande centro commerciale, ristoranti e parcheggi.
L’agronoma e paesaggista nota per il suo ruolo di co-progettista del celebre Bosco Verticale a Milano ideato dallo studio dell’archistar Stefano Boeri, porterà a Malta la sua vasta esperienza maturata in importanti progetti paesaggistici internazionali. Il complesso di St. George’s Bay sarà arricchito da una selezione accurata di piante e arbusti adatti al clima, alle caratteristiche paesaggistiche dell’isola e alla vicinanza al mare.
«È fondamentale che le strutture che costruiamo siano in armonia con le comunità circostanti. Creando una foresta verticale attorno a queste due torri, riduciamo l’impatto visivo degli edifici e al contempo offriamo soluzioni di raffreddamento e ombreggiamento più sostenibili» ha spiegato Gatti nel comunicato inviato da db Group ai media maltesi.
Il Bosco Verticale di Milano è un complesso residenziale costituito da due torri alte rispettivamente 80 e 112 metri, situate nel quartiere Porta Nuova. Inaugurato nel 2014, il progetto integra oltre 20.000 piante, tra cui alberi, arbusti e fiori, distribuiti sui balconi delle torri, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e alla produzione di ossigeno.
Oltre al suo impatto ambientale, il Bosco Verticale è un simbolo dell’architettura sostenibile e ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui il prestigioso premio “International Highrise Award” nel 2014 per l’innovazione nella forestazione urbana. Nel 2015 è stato definito il «grattacielo più bello e innovativo del mondo» dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat.
Ora, Robert Debono, CEO del db Group, grazie all’esperienza di Laura Gatti, spera di portare a Malta quella stessa innovazione sperimentata dalla paesaggista a Milano, con l’obiettivo di «fissare un nuovo standard per la costruzione di edifici alti a Malta, riducendo l’impatto ambientale e contribuendo a un’isola più verde». D’altronde, afferma: «Con lo spazio limitato disponibile nel nostro Paese, la costruzione verticale è una necessità, ma questo non significa che dobbiamo limitare la progettazione del paesaggio alle sole piazze».