Il-Kollettiv ha richiesto la pubblicazione immediata di tutte le comunicazioni avvenute tra il ministro dell’Economia, Silvio Schembri, il personale della Lands Authority e i costruttori o i loro rappresentanti, in merito alla concessione a “prezzi stracciati” di due terreni appartenenti al demanio pubblico situati a St. Julian’s e Mellieha. La richiesta include email, messaggi WhatsApp e il registro completo delle riunioni legate a questi accordi.
Tutto ruota intorno alle due concessioni di terreni pubblici: un vicolo a St. Julian’s, assegnato ad Anton Camilleri (noto come Tal-Franċiż), e un terreno a Mellieha Heights, concesso alla T&S Holdings, di cui uno dei direttori è Paul Attard, segretario generale della Malta Developers Association (MDA). Questi terreni, di proprietà del popolo maltese, sarebbero stati venduti o concessi a un valore nettamente inferiore rispetto a quello reale di mercato.
Nello specifico, secondo il segretario della Ong, Wayne Flask, il ministro Schembri avrebbe abusato della sua posizione per vendere terreni pubblici a prezzi estremamente ridotti a Camilleri e Attard, entrambi costruttori e membri del consiglio esecutivo dell’MDA. Anton Camilleri avrebbe ottenuto il vicolo situato a St. Julian’s del valore di 1 milione di euro per soli 134.000 euro, con una trattativa conclusa appena due giorni prima delle elezioni generali del 2022. Nonostante il progetto di Camilleri fosse stato presentato come interamente autofinanziato, secondo Flask ha comunque beneficiato di un notevole sconto sul terreno pubblico essenziale per garantire l’accesso alla sua “mastodontica costruzione”.
Parallelamente, Paul Attard ha acquisito un terreno a Mellieha Heights, del valore stimato di 15 milioni di euro, per un canone annuo di soli 380.000 euro. Il contratto di enfiteusi potrà essere rivisto dopo appena quindici anni, permettendo ad Attard e ai suoi partner di costruire 109 appartamenti e 171 garage al costo annuale di un singolo appartamento.
Flask ha sottolineato come queste vendite di terreni pubblici a prezzi così bassi siano il risultato di “accordi segreti” fatti da Schembri in circoscrizioni elettorali con cui non ha alcun legame, sacrificando i residenti e la loro qualità di vita per favorire i grandi costruttori. Inoltre, «Schembri ha ammesso di fare uso degli uffici elettorali di proprietà di entrambi gli imprenditori a Luqa e Siggiewi. Villa Rosa e Mellieha Heights sono il risultato diretto delle manovre di Schembri con i costruttori».
Il ministro dell’Economia, Silvio Schembri, aveva smentito categoricamente «le accuse infondate e fuorvianti» mosse da Il-Kollettiv e, attraverso un comunicato diffuso dal suo Ministero, ha affermato che «i processi di gestione dell’Ente fondiario sono amministrati in autonomia dal Consiglio di amministrazione, che comprende anche una rappresentanza dell’opposizione, attraverso un parlamentare del Partito Nazionalista. Lo stesso ministro non è coinvolto in nessun momento nelle decisioni operative. I fatti sono chiaramente verificabili, e pertanto ogni altra insinuazione è infondata».
Di tutta risposta, la Ong ha sottolineato che, poiché il Ministero sostiene che «i fatti sono chiaramente verificabili», non dovrebbero esserci ostacoli alla trasparenza, quindi ha invitato Schembri a rendere pubbliche tutte le conversazioni intercorse tra di lui, la Lands Authority, i costruttori e i vari soggetti coinvolti nell’affaire. Una richiesta che si è fatta ancora più urgente dopo che, in Parlamento, sempre Schembri interrogato in relazione a un eventuale bando pubblico per il terreno di Mellieha, avrebbe evitato di rispondere, affermando che «l’informazione era ancora in fase di raccolta». Questa mancanza di chiarezza ha sollevato ulteriori dubbi sulle operazioni e ha rafforzato le richieste di trasparenza avanzate da Il-Kollettiv.
La Ong ha inoltre condannato la decisione del governo di modificare i piani locali di St. George’s Bay (St. Julian’s) per “facilitare” il maxi-progetto con grattacieli da 34 e 27 piani sul sito di Villa Rosa di Anton Camilleri, chiedendo un’indagine approfondita sulle trattative intercorse nuovamente tra Silvio Schembri ed almeno due membri del Consiglio dell’MDA.
Su questo punto, il collettivo ha espresso frustrazione anche per il silenzio dell’opposizione, criticando il leader del Partito Nazionalista per aver accettato la posizione del governo. Il segretario della Ong, Wayne Flask, ha affermato che «Bernard Grech sta ripetendo la menzogna dei laburisti», che «l’opposizione non è degna del suo nome» e che il Partito Nazionalista, sebbene teoricamente incaricato di vigilare sull’operato del governo, non sta adempiendo al suo ruolo, concludendo insinuando che anche lo stesso PN potrebbe avere “accordi segreti” con i costruttori.
Il-Kollettiv, insieme a diverse associazioni di residenti, aveva già presentato a luglio un piano in tredici punti per una riforma della pianificazione, sostenendo che il Parlamento ha ormai abbandonato il proprio dovere di rappresentare i cittadini. Flask ha inoltre menzionato che alcuni ministri del governo hanno giustificato la decisione su Villa Rosa come una “scelta collettiva” e, a questo proposito, ha promesso che il collettivo intensificherà le proprie azioni a livello locale per contrastare questi sviluppi. «Se dobbiamo cadere, non lo faremo senza combattere», ha concluso.