Un meccanico di 28 anni di Kirkop è stato accusato di tentato omicidio e gravi lesioni personali dopo aver presumibilmente aggredito il padre con un piccone durante un violento litigio avvenuto sabato mattina a Zejtun.
Secondo la ricostruzione fornita in tribunale, l’aggressione sarebbe avvenuta al culmine di una lite iniziata il venerdì sera, innescata da un disaccordo su un conto bancario. Tuttavia, l’indomani mattina la situazione sarebbe degenerata e l’accusato avrebbe colpito il padre con l’attrezzo, provocandogli gravi ferite alla testa e all’addome che gli sono costate un ricovero d’urgenza al Mater Dei.
Durante l’interrogatorio, il figlio ha sostenuto di aver agito per legittima difesa, affermando che era stato il padre a minacciarlo per primo col piccone, e che lui si era limitato a spintonarlo facendolo cadere a terra, per questo si era provocato quelle ferite. La difesa ha rincarato la dose sostenendo che, il giorno precedente, il padre aveva danneggiato l’auto del figlio con lo stesso attrezzo, e che il 28enne si sarebbe rivolto alla polizia per sporgere denuncia nella serata di venerdì.
Nonostante la richiesta di libertà su cauzione presentata dai suoi avvocati, la corte ha respinto l’istanza. La procura ha sollevato preoccupazioni circa la gravità delle accuse e la possibilità di contaminazione delle prove, oltre al lungo “curriculum criminale” dell’imputato, accusato anche di recidiva. Il giudice ha disposto l’ordine di custodia cautelare per il 28enne, in attesa di ulteriori sviluppi nelle indagini.