Un pastore di Dingli, scomparso domenica scorsa a 81 anni, sarà tra i candidati in lizza per ottenere l’onorificenza postuma “Ġieħ ir-Repubblika”. La nomina è stata proposta dall’associazione Breeds of Origin Conservancy, in riconoscimento del suo instancabile impegno nel preservare le tradizioni contadine di Malta e nel tutelare specie autoctone come capre e pecore.
Joseph Muscat, noto come “Ġużu tal-Beżuża”, è stato descritto come «patrimonio nazionale», «un simbolo della nostra identità»; era solito pascolare il suo gregge tra le scogliere di Dingli e ha continuato a dedicarsi con dedizione al suo bestiame fino alla fine dei giorni, senza mai abbandonare il ruolo.
«Era una figura esemplare che incarnava i valori autentici della vita contadina locale, mantenendo una dedizione profonda alla pastorizia e all’agricoltura fino alla sua morte domenica scorsa», ha dichiarato Darryl Grech, fondatore di Breeds of Origin Conservancy, annunciandone la nomina.
La sua scomparsa rappresenta la «perdita di un collegamento vitale con il patrimonio agricolo dell’arcipelago, soprattutto perché era uno degli ultimi pastori rimasti», continua Grech, sottolineando come Muscat, nel corso della sua vita, abbia contribuito all’organizzazione di mostre di bestiame e partecipato a celebrazioni come Mnarja, rafforzando il legame con la propria terra e le proprie origini.
«Questo riconoscimento è solo un piccolo tributo rispetto a tutto ciò che Joseph Muscat ha offerto al settore agricolo e alla comunità maltese nel corso della sua vita», conclude Grech.