L’ex fidanzata di Mohamed Ali Ahmed Elmushraty, meglio noto come “Lilu King”, e la presunta vittima dell’aggressione avvenuta lo scorso mese per le strade di Paceville hanno deciso di non testimoniare nel procedimento a carico dell’influencer pugile, accusato di aver causato un incidente con un’altra auto, aggredendo il conducente.
Comparsa in aula nella giornata di mercoledì in qualità di testimone, l’ex di El Mushraty ha deciso di non deporre avvalendosi del diritto di non auto-incriminarsi, dopo essere stata informata dalla Corte di essere sotto indagine.
Anche la presunta vittima avrebbe deciso di non proferire parola. I motivi, così come la sua identità, sono al momento tenuti segreti per decisione della magistratura.
Durante l’udienza, il tribunale ha inoltre raccolto la testimonianza di un medico di un ospedale privato, che avrebbe confermato le lesioni riportate dal conducente del mezzo incidentato, la presunta vittima dell’aggressione. Avrebbe avuto lividi e gonfiori sul viso, oltre a fratture nasali. Nonostante la gravità delle ferite, l’uomo avrebbe rifiutato di spiegare come se le fosse procurate, lasciando l’ospedale senza ricevere ulteriori cure.
L’incidente è avvenuto l’8 agosto, quando El Mushraty avrebbe intenzionalmente “lanciato” la sua auto contro un altro veicolo a Paceville. Inizialmente considerato un banale incidente stradale, le indagini hanno rapidamente sollevato sospetti su una condotta premeditata. Riprese video dalla scena mostrano Lilu King uscire dalla sua Mercedes e confrontarsi con il conducente dell’altro mezzo. La lite tra i due sarebbe poi proseguita fuori dall’inquadratura delle telecamere.
L’arresto di El Mushraty è avvenuto due giorni dopo l’incidente, ma è stato successivamente invalidato a causa di irregolarità procedurali, in quanto il magistrato di turno non ne sarebbe stato correttamente informato. Tuttavia l’azione penale contro di lui è continuata, e alla fine dell’ultima seduta il giudice ha stabilito che esistono prove sufficienti per portare il caso a un processo formale con atto d’accusa.