Sarà un’inchiesta indipendente, oltre a quella della magistratura, a fare luce sulla morte dell’uomo che martedì sera è deceduto nell’affollata sala d’aspetto del pronto soccorso dell’ospedale Mater Dei dove si era recato lamentando dolori al petto. La vittima risponde al nome di Stephen Mangion, poliziotto 55enne, padre di due figli.
L’accaduto è stato segnalato dall’avvocato ed ex parlamentare nazionalista, Jason Azzopardi, che ha ripreso la testimonianza rilasciata sempre sui social da un amico della vittima. Secondo quest’ultimo, Mangion si sarebbe prima recato al policlinico di Floriana lamentando un forte dolore al petto, ricoperto di sudore e con sintomi da infarto. Tuttavia, lì gli sarebbe stato riferito di recarsi al Mater Dei che effettivamente ha raggiunto, ma senza essere trasportato in ambulanza, bensì guidando la sua macchina.
Al pronto soccorso dell’ospedale la vittima avrebbe palesato ancor di più segni di sofferenza: «entrambe le mani che si stringevano il petto a causa del dolore, e quasi incapace di parlare alla reception», ma «gli hanno detto di aspettare, e così ha fatto». Dopo altri tentativi di attirare l’attenzione del personale impegnato a gestire l’afflusso di emergenze, l’uomo sarebbe collassato nella sala d’aspetto.
Secondo Azzopardi, la morte del 55enne in queste circostanze sarebbe da catalogare come omicidio colposo, ed ha lanciato un appello a chiunque avesse assistito alla tragedia a rivolgersi ad un avvocato per testimoniare nell’inchiesta avviata dalla magistratura.
Anche il ministro ombra della Salute, Adrian Delia, è intervenuto sulla questione e, «con cautela, senza incolpare nessuno», ha voluto rimarcare quanto la sovrappopolazione stia mettendo in ginocchio anche il sistema sanitario locale tanto da non riuscire a gestire le emergenze. «Non sto allarmando il ministro Jo Etienne Abela, ma stiamo “soffocando”. Lavoriamo insieme per trovare le migliori soluzioni perché con la salute non esistono giochi e non devono esistere colori. Siamo sull’orlo di un precipizio» ha concluso Delia.
Mentre sui social si susseguono numerosissimi i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Stephen Mangion, conosciuto ed amato soprattutto dalla comunità di Valletta, si apprende che i funerali avranno luogo sabato 31 agosto, alle 10:00, nella chiesa di Nostra Signora del Monte Carmelo a Valletta.
L’inchiesta sulla morte del 55enne, il cui avvio è stato annunciato dal ministro della Salute, Jo Etienne Abela, esaminerà anche la profilassi messa in atto dalla struttura ospedaliera. «Comprendo la rabbia e la delusione della famiglia del defunto e offro loro le mie più sincere condoglianze. È in corso un’inchiesta magistrale a norma di legge. Oltre a ciò, verrà avviata un’indagine indipendente che analizzerà attentamente il processo di trattamento. Garantisco la massima trasparenza in uno spirito di buon governo. Non appena godiamo e lodiamo il bene, le mancanze vengono affrontate con giustizia e senza nascondersi» ha dichiarato Abela.