Sei persone sono risultate residenti in un hotel di Xlendi che ha chiuso i battenti nel 2017. È l’ultimo dei numerosi elementi che compongono lo scandalo carte d’identità, un vasto raggiro che ruota attorno alle accuse gravissime di corruzione, tangenti milionarie, cospirazione, criminalità organizzata, falsificazione di documenti e riciclaggio di denaro e che, dal 2015, avrebbe visto l’agenzia governativa Identità (ex Identity Malta) rilasciare 18.000 carte di identità maltesi a cittadini stranieri prevalentemente extracomunitari, con la presunta complicità di funzionari pubblici.
Jason Azzopardi, avvocato ed ex parlamentare nazionalista che ha portato alla luce la vicenda chiedendo l’avvio di una inchiesta della magistratura, è tornato a parlare sui social dopo le numerose segnalazioni di cittadini che hanno visto recapitarsi nella cassetta postale di casa lettere indirizzate a gente sconosciuta, rivelando nuovi pesanti dettagli inerenti il presunto racket.
«Vi avevo detto che vi avrei informato degli stranieri registrati come residenti in un posto a Gozo dopo che persone corrotte in Identità hanno emesso carte d’identità corrotte» anticipa Azzopardi spiattellando i nomi e i numeri dei documenti maltesi di Forgione Umberto (ID 81196A), Laidma Veikko Erik (ID 168407A), Orlando Concita (ID 127881A), Stoica Ionut Alessandro (ID 172715A), Valletta Raimondo Gian Michele (ID 476463M) e Marco Trione (ID 0144868A).
I sei soggetti in questione risultano residenti presso lo Xlendi Hotel (ex Serena Hotel) che ha cessato le attività il 12 novembre 2017, come indicato sulla pagina Facebook della stessa struttura sottoposta negli anni successivi a opere di demolizione e oggi di proprietà del magnate gozitano dell’edilizia Joseph Portelli.
Pertanto, Azzopardi sottolinea come sia effettivamente «scandaloso» che le persone in questione possano risiedere nel suddetto hotel «chiuso da 4 anni». In particolare, il sopracitato Marco Trione risulterebbe registrato come residente, nello specifico, nella camera 404 della medesima struttura.
«Andate oggi e ditemi se è presente una sola porta o una sola finestra in questo edificio, per non parlare della camera 404» incalza il legale, aggiungendo come tutti questi soggetti risultassero inoltre aventi diritto al voto alle elezioni comunali di Munxar nel giugno 2024, visto che i loro nomi sembravano comparire nel registro elettorale nell’aprile di quest’anno.
«Cosa è successo tra Joe Portelli e Identity Malta attraverso un broker per emettere carte d’identità maltesi che non avrebbero mai dovuto essere emesse?» domanda Azzopardi concludendo con: «Ve l’avevo detto. L’inchiesta della magistratura che ho chiesto di avviare sulla corruzione di Identity Malta andrà in direzioni che non potete prevedere..».
Successivamente, il legale ha condiviso altri post riportando analoghe anomalie a Ghajn Tuffieha dove, secondo il registro elettorale di Mellieha, due cittadini stranieri risulterebbero residenti in un campeggio del posto:
Oppure, sempre a Gozo, dove altre persone risulterebbero avere la residenza a bordo di uno yacht e nell’ufficio della Marina, anche in questo caso presenti nel registro elettorale di Ghajnsielem. «La Polizia che ha distribuito i voti non ha visto nulla di sbagliato?» ha concluso Azzopardi.