Un gruppo composto da otto Ong ha sollevato preoccupazioni dopo che l’Environment and Resources Authority (ERA) «ha dimostrato ancora una volta di essere senza carattere» dando l’ok alle modifiche alla legge sulla protezione dell’ambiente proposte dal Ministero della Cultura che ora consentono l’accensione di fuochi d’artificio entro 20 metri dagli alberi posti sotto tutela.
«Nonostante il problema ricorrente della distruzione degli alberi faccia notizia in tutto il Paese, la soluzione del governo è stata quella di modificare la legge per legittimare ciò che prima era illegale» scrivono gli attivisti nel comunicato diffuso alla stampa.
L’Avviso Legale 151 del 2024, pubblicato il 2 luglio, modifica di fatto quanto disposto in precedenza, consentendo l’accensione di fuochi d’artificio entro 20 metri da alberi protetti, a condizione che siano presenti “misure adeguate”. «Tuttavia – si apprende nella nota – queste misure non sono state definite, creando ambiguità e una significativa scappatoia, lasciando l’onere dell’applicazione delle regole all’ERA».
Inoltre, gli attivisti sottolineano che non sono nemmeno state specificate le multe che i trasgressori dovrebbero pagare qualora infrangessero tali disposizioni, anche in caso di incendi, pertanto «questa è l’ennesima lacuna nella regolamentazione per la quale l’ERA era già stata avvisata all’inizio dell’anno, ma senza che cambiasse nulla».
Le associazioni hanno anche affermato che l’autorità è già “in difficoltà” nell’applicare le regolamentazioni vigenti e raramente prende provvedimenti riguardo incidenti in cui gli alberi vengono danneggiati, inclusi quelli con fuochi d’artificio, quindi «le nuove modifiche a questa legislazione rischiano di mettere in pericolo anche aree boschive come Buskett, dove spesso si organizzano eventi».
Per di più, l’Avviso Legale 151 emanato il 2 luglio pare essere stato presentato al Consiglio dei Ministri dal Ministero della Cultura, senza che prima sia stata effettuata alcuna consultazione pubblica, nonostante il significativo impatto sul patrimonio naturale del Paese.
«L’assenza di suggerimenti da parte delle Ong e dei cittadini su questa delicata tematica è allarmante, soprattutto dato l’interesse dimostrato dal pubblico per la conservazione delle piante, come avvenuto nel caso delle eccessive potature e vandalismo a danno degli alberi nella piazza di Mosta» dichiarano le Ong ambientaliste capeggiate da BirdLife Malta, chiedendo l’immediata abrogazione della legge e l’avvio di un adeguato processo di consultazione pubblica.
Inoltre, hanno invitato il governo a rafforzare le leggi ambientali e a non «accontentare le agende dei singoli Ministeri o gruppi di pressione», affinchè sia garantita protezione al patrimonio naturale di tutta la nazione.
Il comunicato è firmato da BirdLife Malta, Moviment Graffitti, Malta Ranger Unit, Flimkien għal Ambjent Aħjar, Din l-Art Ħelwa, Friends of the Earth Malta, Nature Trust-FEE Malta, Ramblers’ Association of Malta.