Questa settimana è stata decisamente turbolenta per i voli in partenza da Malta, già rallentati dall’eruzione dell’Etna, ora alle prese con un altro atavico problema dei viaggiatori “moderni”: l’overbooking.
Un fenomeno sempre più diffuso che consiste nella vendita di più biglietti rispetto ai posti disponibili sull’aereo, presumendo la rinuncia di alcuni passeggeri che non si presenteranno al gate. Quando, però, ciò non avviene e le persone a bordo superano la capacità del velivolo, possono verificarsi situazioni di sovraffollamento, risolvibili offrendo incentivi ai volontari che rinunciano al volo oppure rimuovendo passeggeri seguendo regolamenti specifici.
Così, nella giornata di ieri, un volo Ryanair in partenza alle 15:55 per l’aeroporto Canova di Treviso ha vissuto un episodio simile, quando il pilota ha annunciato: «questo aereo può trasportare al massimo 189 passeggeri, e al momento siamo 190. Abbiamo bisogno che qualcuno resti a terra».
La compagnia ha comunicato, tra le polemiche dei passeggeri, che per motivi di sicurezza il volo non sarebbe partito finché non fosse stato trovato un volontario disposto a rinunciare al viaggio, offrendo un incentivo finanziario e biglietti per il collegamento previsto alle 15:00 del giorno seguente.
Dopo diverse proteste a bordo, due passeggeri di origine cinese hanno accettato l’offerta di Ryanair, permettendo al volo di decollare da Malta con due ore di ritardo.