Addio ad un’estate con cieli limpidi e luminosi. Dovremo infatti abituarci a convivere con quanto si sta verificando ormai da giorni, ovvero una sorta di anomala foschia che, quest’anno, pare accompagnerà l’intera stagione estiva o almeno buona parte di questa.
A darne notizia e soprattutto a fornire le dovute spiegazioni sul fenomeno è stata la pagina Facebook “Maltese Islands Weather” che ha recentemente pubblicato un post dettagliato in cui spiega che alle condizioni climatiche tipiche dell’estate maltese ovvero temperature elevate, scarsità di venti ed una prevalente siccità, quest’anno si è aggiunta anche una polvere sottile nell’aria, unica responsabile dei cieli nebbiosi.
Secondo la spiegazione fornita dagli addetti ai lavori, l’anomalo fenomeno non è del tutto nuovo per l’arcipelago, tuttavia «Sembra che la condizione atmosferica sulla nostra regione e sul deserto si rifiuti di stabilizzarsi, e quindi le correnti sul deserto sono rimaste attive», pertanto «Quando la bassa pressione passa su questa regione, raccoglie questa sabbia sospesa e la trasporta a Malta», ed il cielo appare di colore rossastro.
La presenza di questa polvere sottile nell’aria, oltre ad avere implicazioni significative per la salute respiratoria di ogni individuo, aggravandone, quando presenti, le allergie, impatta anche a livello meteorologico: «In estate, quando l’aria si riscalda ed il sole splende per lunghe ore, il tasso di evaporazione del vapore acqueo del mare aumenta. Questo vapore acqueo incontra la polvere presente nell’aria condensandosi e portando alla formazione delle nuvole».
La pagina Facebook “Maltese Islands Weather” conclude il post spiegando che queste particolari condizioni meteorologiche probabilmente persisteranno durante i giorni più caldi. L’unico sollievo si avrà in rare occasioni, ovvero quando soffieranno forti venti nord-occidentali che spazzeranno via le polveri nell’aria. La spiegazione si è resa necessaria da parte degli esperti del settore, non solo per rispondere alle molteplici domande a loro pervenute ultimamente ma anche per sfatare alcune teorie complottistiche che si sono diffuse a macchia d’olio tra la popolazione.