La Malta Ranger Unit ha sporto denuncia alla polizia, all’Environmental Protection Unit e all’Environment and Resources Authority (ERA) dopo che cumuli di rifiuti sono stati lasciati per oltre 24 ore ad inquinare il suolo pubblico nei pressi della Red Tower di Mellieha, in diretta connessione con un un sito Natura 2000 e una riserva ornitologica.
Tovaglioli, cibo, spazzatura di ogni genere, insieme a dell’attrezzatura, frutto del lascito di un ingente ricevimento di nozze organizzato nelle vicinanze di un sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità e non ripulito entro i termini imposti dalla legge (24 ore, appunto).
Sui social, i ranger dell’MPU hanno spiegato di aver contattato almeno tre volte l’ERA lo scorso fine settimana per segnalare il problema spazzatura nella zona, con i turisti che, ieri sera, «hanno ammirato il tramonto seduti tra i sacchi della spazzatura lasciati sulla gariga fuori dall’area dell’evento».
«Il fetore sul posto causato dal cibo lasciato sotto il sole era orribile» racconta MPU commentando il video che immortala i rifiuti abbandonati nell’area per tutta la giornata di domenica e la notte seguente, aggiungendo: «eventi in spazi pubblici non dovrebbero mai essere svolti a spese della fauna selvatica e degli habitat naturali Patrimonio dell’Umanità».
Specificando che «i rangers sono indipendenti e pattugliano le aree rurali di Malta, Gozo e Comino», MRU è inoltre intervenuta replicando alla dichiarazione rilasciata a Malta Today dall’organizzatore dell’evento, David Debono, nella quale si affermava che il matrimonio era coperto da tutti i permessi necessari, che gli operai erano presenti sul posto oggi per liberare lo spazio e che gli appaltatori hanno iniziato a rimuovere i cumuli di rifiuti il primo giorno lavorativo dopo l’evento, definendo “fuorviante”, il video condiviso dalla Ong poiché è stato girato al mattino presto, poco prima dell’inizio delle opere di pulizia.
Rispondendo alle considerazioni di Debono, MRU ha ribadito che il video mostra la pura e semplice realtà, ed è stato girato dopo che erano trascorse 24 ore dalla fine dell’evento, quando i rifiuti non erano stati accatastati in alcun modo, anzi, la maggior parte si trovava accumulata in sacchetti non legati oppure sparsi a terra sulla vegetazione, sia all’interno che all’esterno dell’area dell’evento, tanto che «la quantità di ratti presenti sul posto durante la notte era orrenda», attirati dal cibo in decomposizione.
Inoltre, nel decreto legislativo SL. 549.40 sulle opere di pulizia post evento non si parla di “giorni lavorativi”, bensì 24 ore dalla fine delle celebrazioni. I ranger hanno ribadito che non si è visto «alcun tentativo sufficiente di mantenere l’area pulita con soli 3 piccoli cestini e la maggior parte dei rifiuti al di fuori di essi».
«La natura merita di meglio» ha concluso la la Malta Ranger Unit, opponendosi alle critiche di Debono e condannando l’evento nel suo intero svolgimento, postando inoltre delle foto a sostegno delle dichiarazioni.