Dopo il polverone sollevato ieri a mezzo social circa una macelleria gozitana sospettata di aver messo in commercio delle salsicce maltesi realizzate con carne di cani e gatti provenienti da un rifugio, arriva oggi la replica del Ministero dell’Agricoltura che fa chiarezza dopo la confusione generale alimentata da dichiarazioni poco conformi rilasciate da altre fonti ai media locali.
Attraverso un comunicato ufficiale, il Ministero spiega che, ieri pomeriggio, una squadra composta da poliziotti, direzione dei servizi veterinari e direzione della salute ambientale ha effettuato un’ispezione in diverse località di Gozo durante la quale «non sono state rinvenute prove o attrezzature riconducibili alla produzione illegale di insaccati», aggiungendo che gli stessi dipartimenti effettuano regolarmente ispezioni di questo tipo negli stabilimenti autorizzati per garantire la sicurezza alimentare.
Al contempo, sono in corso ulteriori accertamenti sulle accuse mosse in relazione alla vicenda, come avviene per tutto ciò che riguarda la sicurezza alimentare o gli abusi sugli animali. «È inoltre importante che il consumatore si rivolga solo a stabilimenti autorizzati e sia sicuro che i prodotti abbiano la necessaria etichettatura» sottolinea il Ministero, invitando i cittadini a denunciare le illegalità e ad «evitare che false notizie possano mettere in cattiva luce le pietanze locali e il prezioso lavoro degli agricoltori e degli abitanti dei villaggi maltesi e gozitani».