Clima di imbarazzo attorno alla vicenda che ha visto gli studenti delle scuole secondarie sostenere una prova d’esame di lingua maltese utilizzando un testo scritto dal ministro dell’Energia e dell’Ambiente.
In sostanza, il test consisteva nel leggere e comprendere a fondo il contenuto dell’articolo “Risultati positivi nella gestione dei rifiuti” che Miriam Dalli scrisse per un giornale maltese lo scorso gennaio, incentrato sugli sforzi e i virtuosismi compiuti dal governo e da WasteServ nel migliorare il sistema della raccolta differenziata riducendo l’impatto dei rifiuti sulle discariche.
Successivamente, gli studenti hanno dovuto rispondere ad alcune domande in cui si chiedeva loro di valutare, per esempio, se il testo metteva in luce “risultati positivi o negativi”, oppure di evidenziare la parte in cui emergeva il “buon andamento dell’economia del Paese”.
«Queste sono le domande che sono state pubblicate oggi nel compito d’esame di lingua maltese nelle scuole secondarie! Propaganda di Miriam Dalli» ha tuonato sui social Jason Azzopardi, avvocato ed ex deputato nazionalista che ieri ne ha dato notizia pubblicando a mezzo social le prove del misfatto, aggiungendo che si tratta di un «abuso intellettuale», a quanto pare messo in atto «su ragazzi di 15 anni con difficoltà di apprendimento».
Rapida la replica del ministro dell’Energia che, sempre a mezzo Facebook, ha dichiarato la totale estraneità ai fatti. «Preciso che non c’entro assolutamente nulla (..) ho appreso della vicenda tramite i media» ha spiegato Dalli, affermando che un articolo firmato da un ministro non avrebbe mai dovuto essere inserito in una prova d’esame, «Anche io ho dei figli e capisco che trovare il nome di un politico in una prova d’esame dia fastidio».
A ruota, sulla vicenda è intervenuto anche il Ministero dell’Istruzione precisando che «nessun Ministero ha accesso agli elaborati o al contenuto dell’esame» perché «esistono strutture e procedure autonome che, da anni, si occupano di garantire che il processo sia gestito da tecnici dei diversi livelli del settore educativo, senza interferenze né a livello politico né a livello amministrativo».
Il Ministero ha infine dichiarato che verrà istituito un comitato preposto ad indagare sull’accaduto e rendere note le conclusioni che saranno utili per migliorare il sistema attuale.