Continuano le proteste contro l’occupazione abusiva degli spazi pubblici da parte di ristoratori “furbetti” che con sedie, tavoli e parasole hanno invaso le strade e le piazze cittadine del Paese senza alcuna azione di contrasto effettiva da parte delle autorità di competenza.
A tal proposito, l’Arciprete della basilica di St. George a Victoria, monsignor Joseph Curmi, è tornato a puntare i riflettori sul problema chiamando i cittadini all’azione, affinchè la piazza antistante la basilica possa tornare ad ospitare funerali, matrimoni, funzioni religiose senza alcun ostacolo che ad oggi impedisce persino di intervenire nei casi di emergenza.
Una situazione di «anarchia» già denunciata dall’Arciprete, e che ora deve essere arginata affinchè residenti e turisti possano tornare a godere dell’area e del patrimonio storico dell’edificio «sepolto tra tende e ombrelloni». Pertanto, Curmi ha indetto una conferenza stampa per sabato 15 giugno alle 11:00 nella piazza di St. George a Victoria «non per agire contro le istituzioni, bensì a favore del popolo».
L’azione è supportata da Moviment Graffitti e altri gruppi già artefici dell’iniziativa “IL-BANKINI TAĊ-ĊITTADINI!” (“I marciapiedi ai cittadini”), che a più riprese hanno chiesto al Primo Ministro Robert Abela interventi volti a trovare un equilibrio tra i tavoli e le sedie che occupano marciapiedi e spazi pubblici, senza mai trovare risposte concrete da parte del governo malgrado le promesse.
Un atteggiamento, quello di Abela, che gli attivisti hanno definito un “bluff”. «Le abbiamo scritto numerose volte, abbiamo inviato le nostre proposte via email, abbiamo organizzato proteste e azioni, e non siamo mai stati riconosciuti da lei o dai suoi ministri. Ora dice che i cittadini sanno di potersi fidare del suo governo e che bisogna trovare una soluzione. Dopo innumerevoli notti insonni, marciapiedi bloccati e città sfigurate, ci dice che ci sta ascoltando» afferma il collettivo sull’onda delle recenti dichiarazioni del Premier che, a caldo, dopo i risultati delle elezioni, ha riconosciuto la necessità di essere maggiormente “vicino” ai bisogni della gente, compreso sull’occupazione indiscriminata degli spazi pubblici.
Chiedendo un incontro a stretto giro con il Primo Ministro per risolvere la questione resa ancora più urgente dai «recenti episodi di bullismo e minacce intimidatorie da parte di alcuni ristoratori nei confronti dei residenti che hanno osato sottolineare il problema», gli attivisti evidenziano la necessità di rivedere la legislazione sul tema, di avere più trasparenza sulle concessioni e sui permessi per l’occupazione di terreni pubblici e, infine, di consentire ai residenti di intraprendere azioni legali per contrastare gli abusi e garantire un’applicazione rigorosa delle normative. Le richieste sono supportate dai residenti di Sliema, Valletta, Marsascala, Mellieha, St. Paul’s Bay, Cottonera, Marsaxlokk e Victoria.