Secondo il gruppo di attivisti Il-Kollettiv, i risultati delle elezioni del Parlamento Europeo a Malta hanno mostrato chiaramente che una larga parte dell’elettorato non è soddisfatta delle politiche del Partito Laburista e il crescente distacco tra il potere politico e la vita quotidiana dei cittadini si è concretizzato nella significativa perdita di sostegno per il partito.
Attraverso una nota stampa, il collettivo ha sottolineato che, negli ultimi anni, il governo ha adottato una politica di distribuzione delle risorse pubbliche, inclusi terreni, coste e fondi pubblici, a favore delle lobby e degli interessi di alcuni privati. Questo ha portato a una serie di problematiche che colpiscono direttamente le comunità locali: dalla perdita di spazi aperti, alla costante minaccia di nuove costruzioni, fino alla mancanza di applicazione delle leggi in vari settori della vita pubblica. Questi problemi – prosegue Il-Kollettiv – sono stati particolarmente avvertiti nei collegi elettorali laburisti, che sabato scorso hanno inviato un chiaro messaggio di stanchezza e delusione attraverso il loro voto.
Ora, per la Ong, sia il governo (PL) che l’opposizione (PN) si trovano a un bivio, entrambi impegnati in politiche economiche poco distanti tra loro e, «finché continueranno a servire gli interessi delle grandi imprese, in particolare della potente lobby delle costruzioni, il disincanto dei cittadini verso questi due partiti continuerà a crescere», pertanto «è tempo che PL/PN facciano una scelta tra servire i propri elettori o servire le lobby».
A questo proposito, il gruppo sottolinea che le elezioni hanno anche messo in evidenza una mancanza di proposte riguardanti diverse tematiche chiave come il costo degli alimenti, il monopolio degli importatori, la sostenibilità, i diritti dei lavoratori stranieri ridotti in schiavitù e, in particolare, quelle che includono la povertà e l’esclusione sociale, che si sono classificati al secondo posto nelle priorità dell’elettorato maltese secondo l’indagine Eurobarometro della scorsa primavera. Questo – dichiarano gli attivisti – sottolinea come «la politica maltese tenda a ignorare le realtà della propria popolazione, in un Paese dove, nonostante il “miracolo economico”, circa il 16% della popolazione è a rischio povertà».
In questo contesto, osserva Il-Kollettiv, Arnold Cassola emerge come il vincitore morale di queste elezioni, visto che «i risultati della sua campagna e del primo conteggio dei voti dimostrano la necessità di una forza credibile che possa sfidare il duopolio politico con proposte concrete e politiche chiare».
Il gruppo si è dichiarato più che convinto che l’elettorato sia stanco della mediocrità che ha caratterizzato i banchi parlamentari negli ultimi anni e che ora abbia bisogno di persone affidabili alla guida del Paese. Ha inoltre aggiunto che è necessaria una riforma elettorale che rispetti i desideri di coloro che non vogliono far parte del duopolio politico che sta soffocando la qualità della vita pubblica, e che offra una reale opportunità di cambiamento.
Alla luce dei risultati delle elezioni europee, Il-Kollettiv ribadisce il proprio impegno verso i residenti e le comunità di Malta e Gozo. L’obiettivo, conclude, è quello di «offrire una nuova scelta politica per le prossime elezioni generali, con una visione basata sui principi e valori di uguaglianza, conservazione e creazione del benessere pubblico e giustizia sociale».
Era ora che finalmente qualcuno si svegliasse
per affrontare i problemi sociali che sono scoppiati sull’isola e bisogna anche ritirare il decreto che consente di consumare droghe leggere in modo da ricambiare il turismo “tossico” con quello sano che porta molta più valuta su Malta e Gozo!
Massimiliano Pagliaro