Le autorità italiane sono impegnate in un’autentica caccia all’uomo per assicurare alla giustizia Gianfranco Stracquadaini, considerato uno degli esecutori del tentato omicidio dell’ex collaboratore di giustizia Roberto Di Martino. Stracquadaini, noto come “Faccia d’angelo”, potrebbe aver trovato rifugio a Malta secondo recenti risvolti nelle indagini.
Dietro all’attentato dello scorso 25 aprile a Vittoria ci sarebbe una vendetta orchestrata dalla “stidda vittoriese” finalizzata a giustiziare alcuni collaboratori di giustizia, tra cui lo stesso Di Martino, per consolidare gli affari illeciti nel comune di Vittoria in quella che le autorità sospettano essere sconfinata in una guerra tra clan mafiosi del ragusano.
Nelle prime ore del 4 giugno la Polizia di Stato ha eseguito fermi all’indirizzo di Biagio Cannizzo (51 anni), Raffaele Giunta (63 anni) e Alessandro Pardo (48 anni), tutti pregiudicati e accusati proprio di tentato omicidio aggravato con arma da fuoco e associazione a delinquere di stampo mafioso. I tre sospettati, comparsi davanti al gip del Tribunale di Ragusa il 5 giugno per la convalida dei fermi, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Nel frattempo, Stracquadaini è riuscito a far perdere le proprie tracce, probabilmente favorito dagli stessi imputati secondo l’ipotesi investigativa. Sarebbe solamente questione di ore secondo quanto riportato dal giornalista antimafia Giuseppe Bascietto che ha assicurato che la polizia sta stringendo il cerchio intorno al latitante che, secondo le autorità, potrebbe essere riuscito a scappare dal Belpaese trovando rifugio sull’arcipelago maltese: «Bisogna capire se è ancora a Vittoria o se è fuggito a Malta grazie ad aiuti esterni».