Gli autisti dei mezzi con targa “Y” tornano a scendere in piazza nella manifestazione organizzata per lunedì 3 giugno quando, a partire dalle 16:00, marceranno dall’ospedale Paul Boffa di Floriana fino ad arrivare a Castille.
Si tratta della seconda protesta per i tassisti autonomi che, a fine febbraio, avevano organizzato una lenta carovana da Ta’ Qali fino agli uffici di Transport Malta per protestare sulle difficili condizioni lavorative e sulle scarse retribuzioni.
Da allora, però, il governo non pare aver attuato contromisure per arginare il malcontento riassunto dalle parole del presidente dell’Associazione degli Operatori di Veicoli Leggeri (LPOA), Aron Gatt, che ha spiegato le difficoltà affrontate dalla categoria a causa di un mercato sempre più saturo di competitor che hanno tratto profitto dalle politiche settoriali imperfette e dalla scarsa supervisione: «Transport Malta e altre autorità hanno permesso alle aziende di espandere le loro flotte a centinaia di veicoli, nonostante queste non rispettino le normative vigenti».
Una crescita fuori controllo e quantificabile in quasi 5.000 veicoli con targa Y condivisi tra 3.068 operatori, secondo le informazioni presentate in parlamento dal deputato del PN Jerome Caruana Cilia al ministro dei Trasporti Aaron Farrugia.
Sul tavolo delle discussioni ora vi è sicuramente l’operato di alcune delle flotte di taxi più vaste di Malta che, nonostante il nuovo regolamento imponga parcheggi riservati ai mezzi fuori servizio, sono stati sorpresi sostare in aree comuni come quelle dei supermercati.
A suscitare l’ira dell’associazione vi è anche un’impennata dei costi assicurativi riconducibile ai numerosi incidenti causati dai conducenti inesperti impiegati da alcuni operatori, e non abituati alla guida su strade maltesi. Oltre alle problematiche di sicurezza un simile approccio avrebbe favorito l’aumentare dei premi assicurativi, dai 700 euro annui pagati in media nel 2020, fino ai 4.000 euro segnalati oggi da alcuni autisti. «Abbiamo avuto incontri con il governo ma non è cambiato nulla», la denuncia di Gatt.