Il ministro della Salute, Jo Etienne Abela, ha introdotto le principali riforme attese nell’immediato futuro per il settore della salute mentale, definito prioritario per il governo che negli ultimi mesi ha organizzato tavoli per riunire esperti, sindacati, ONG con l’obiettivo di delineare un piano complessivo rivolto alla cura e al reintegro nella società dei pazienti psichiatrici.
Al centro delle strategie vi è, inevitabilmente, il luogo considerato di riferimento per il trattamento di patologie psicologiche nell’arcipelago, il Mount Carmel Hospital, l’ospedale che negli ultimi anni ha assistito alla costante diminuzione di pazienti, secondo Abela a causa di una cattiva nomea che lo vuole associato a situazioni di stigmatizzazione e isolamento.
«Doveva essere fermata questa cattiva fama» ha affermato il ministro, spiegando come il piano attuato negli ultimi mesi dal governo, grazie alla collaborazione con diverse attività private, abbia permesso di reinserire progressivamente nella società «più di 100 pazienti con una condizione di salute mentale stabile».
Una strategia che, entro fine 2024, porterà al trasferimento dei servizi di urgenza psichiatrica dal Mount Carmel all’ex reparto psichiatrico del Mater Dei, adibito negli ultimi anni alla cura dei pazienti affetti da Covid-19, e che tornerà ora a occuparsi di integrare la salute mentale con quella fisica guidato dai diktat che la Fondazione per i Servizi Medici delineerà con la Planning Authority.
Secondo quanto emerso dalla conferenza, il fine ultimo di questo graduale processo sarà quello di portare alla chiusura del Mount Carmel come ospedale psichiatrico senza «causare la perdita di posti di lavoro» ma, anzi, «rafforzando le prospettive di carriera dei professionisti della psichiatria», come specificato dal ministro.
Nello specifico, nelle prossime settimane, in accordo con il settore privato, 120 pazienti presenti in maniera stabile nella struttura verranno trasferiti in varie case comunitarie insieme ai dipendenti pubblici che se ne occupano. La seconda fase prevede il trasferimento del servizio di psichiatria acuta all’ospedale Mater Dei, dove sarà istituito un reparto pronto ad accogliere 30 pazienti.
L’ultima fase della riforma del settore prevede l’introduzione di un’unità psichiatrica acuta, con un investimento di circa 33 milioni di euro. Si tratterà di un centro all’avanguardia che potrà ospitare 128 pazienti presso l’Ospedale Mater Dei, sulla linea di quello già attivo presso il Gozo General Hospital. La struttura dovrebbe essere completata nel giro di quattro anni.
Dopo il commento del presidente dell’Associazione Medici di Malta (MAM) Martin Balzan che, tornando sul caso Vitals-Steward Healthcare, domenica al Malta Independent ha parlato di «uno spreco di 11 milioni» di investimenti per l’infrastruttura sanitaria, Abela ha voluto allontanare le voci che definivano questo cambio di rotta come un colpo di reni del governo sulla vicenda che di recente ha scosso il settore sanitario: «abbiamo lavorato su questo tema negli ultimi mesi e da anni stiamo accelerando in direzione della salute mentale».