Quattro buttafuori sono finiti sotto indagine a seguito della rissa scoppiata attorno alle 2:30 della notte tra sabato e domenica sulla scalinata di Paceville, cuore della movida dell’isola. Gli individui, che avrebbero risposto con eccessiva violenza nel tentativo di sedare l’alterco ferendo gravemente un uomo, sono stati identificati dalle telecamere a circuito chiuso della zona.
I quattro imputati – un libico di 35 anni, un sudanese di 60 anni, un maltese di 42 anni e un bulgaro di 50 anni – si sono presentati volontariamente in commissariato dopo la richiesta della polizia di ottenere il girato della serata, dichiarandosi innocenti e respingendo le accuse mosse a loro carico per lesioni e disturbo della quiete pubblica.
Il video diffuso da TVM mostra i buttafuori mentre aggrediscono tre uomini, anche dopo che questi sono caduti a terra e hanno perso conoscenza tra la folla sbigottita, mentre un presente riprende i quattro addetti alla sicurezza esortandoli a cessare le ostilità esclamando «troppo, troppo, non c’era bisogno!».
Oltre alla veemenza “messa in campo”, le indagini hanno posto la lente su tre dei quattro buttafuori, accusati di non essere in possesso di una licenza valida per operare, e sulla situazione del 50enne di origine bulgara che risulta sprovvisto della regolare documentazione per risiedere nel Paese.
Per lui il magistrato ha rifiutato la libertà su cauzione richiesta dalla difesa e concordata invece per gli altri tre imputati previo pagamento del deposito cauzionale pari a 10.000 euro e una garanzia personale da 5.000 euro con obbligo di firma due volte a settimana presso la stazione di Polizia, il rispetto del coprifuoco dalle ore 23:00 alle 6:00 e l’inibizione dall’avvicinarsi alla zona di St. Julian’s.
Per le vittime della furia dei buttafuori, invece, il magistrato a deposto un’ordinanza di protezione.