Una folta folla di persone si è radunata nel tardo pomeriggio di ieri fuori dal Parlamento per rispondere alla chiamata del Partito Nazionalista intitolata “Nagħtu s-saħħa lill Maltin” (Date potere ai maltesi) e organizzata durante un momento “senza precedenti” per il Paese, che vede l’ex Primo Ministro, altri ex ministri ed alti funzionari pubblici affrontare accuse pesanti quali riciclaggio di denaro, corruzione e frode ai danni dello Stato in merito all’accordo-truffa legato alla privatizzazione di tre ospedali pubblici.
La protesta è stata indetta dopo che il presidente della Camera Anglu Farrugia ha respinto le diverse mozioni avanzate dal PN che chiedevano un dibattito urgente sulle questioni relative all’inchiesta e alle accuse che ne sono derivate. Brevi momenti di tensione si sono registrati all’uscita dal Parlamento dei deputati laburisti, accolti dai manifestanti a suon di fischi e al grido di “Mafia”.
Il leader del Partito Nazionalista, Bernard Grech, ha accusato il Primo Ministro Robert Abela di intaccare i “pilastri” della democrazia e della libertà di espressione che «non può controllare», prendendo costantemente di mira la magistratura, il Parlamento e i giornalisti per «difendere i propri interessi», invitandolo a comunicare ai cittadini quali azioni stia compiendo il governo per restituire i 400 milioni di euro rubati dalle tasche della gente.
Grech ha inoltre spiegato che se non fosse stato per il PN, il governo non avrebbe mai annullato l’accordo fraudolento sulla privatizzazione dei tre ospedali pubblici, ricordando che è stato grazie allo stesso Partito e all’ONG Repubblika che hanno preso il via le indagini, ormai quattro anni e mezzo fa.
«Siamo stati noi a riportare gli ospedali pubblici nelle mani dei cittadini. Il governo ha trascorso anni a difendere le società Vitals e Steward» ha dichiarato il deputato nazionalista Adrian Delia, invitando il governatore della Banca Centrale ed ex ministro delle Finanze, Edward Scicluna, a dimettersi dalla carica e dare risposte alla gente, mentre Grech ha rincarato la dose evidenziando come la vicenda abbia ora assunto un ruolo internazionale danneggiando la reputazione di Malta.