L’accordo-truffa sulla privatizzazione degli ospedali pubblici si sta rivelando un vero e proprio terremoto per il mondo politico maltese. Dopo la notizia della conclusione dell’inchiesta e la convocazione in Tribunale di volti “noti” tra gli indagati, ora arriva la conferma: l’ex Primo Ministro Joseph Muscat sarà processato con accuse pesantissime, quali riciclaggio di denaro, frode, corruzione, associazione a delinquere e quella che i media maltesi definiscono “cospirazione per commettere un reato punibile con l’ergastolo”. Per Malta si tratta di un primato personale a dir poco negativo, in quanto nella storia dell’arcipelago un ex Primo ministro non aveva mai dovuto difendersi in Tribunale da accuse penali prima d’ora.
Ma non solo: a processo andranno anche Keith Schembri (ex capo di Gabinetto quando Muscat era Premier), accusato di aver intascato tangenti e di corruzione di carica pubblica, e l’ex parlamentare Konrad Mizzi, indiziato di aver sollecitato l’utilizzo di tangenti e di aver abusato della propria posizione al governo, al fine di ottenere vantaggi illeciti. Ancora, alla sbarra finiranno anche Brian Tonna e Karl Cini, titolari dell’azienda “Nexia BT”, presumibilmente sospettati di essere coinvolti nel giro di mazzette assieme a Muscat.
In questo contesto il tribunale dovrebbe intraprendere misure senza precedenti: congelamento di 30 milioni di euro ciascuno per Muscat, Mizzi e Schembri. In caso di condanna, tutti e tre rischiano pene esemplari: fino a 18 anni di carcere e sanzioni fino a 2,5 milioni di euro. Il medesimo provvedimento di congelamento potrebbe colpire anche altri indagati, come Adrian Hillman (ex amministratore delegato di “Progress Press”) e l’imprenditore Pierre Sladden, entrambi accusati di riciclaggio di denaro. Tonna e Cini subirebbero invece il congelamento di 20 milioni di euro ciascuno, mentre un secondo ordine per la stessa cifra è stato richiesto per la loro società.
Quella appena descritta è solo la punta dell’iceberg, con moltissime altre persone poste al centro dell’inchiesta. David Joseph Meli rappresentante legale di “Steward Malta Management”, pare che sarà accusato di essere il “corruttore” proprio di Muscat, Schembri e Mizzi. Assieme a lui dovrebbero finire alla sbarra anche Clarence John Conger-Thompson (manager di “Steward Malta”) e Christopher Spiteri (revisore dei conti per conto di “Vitalis Global Healthcare”, la società alla quale era stata inizialmente affidata la gestione dei tre ospedali), con quest’ultimo accusato anche di false dichiarazioni, violazione del segreto professionale e di aver falsificato dichiarazioni fiscali per l’imprenditore pakistano Shaukat Ali Chaudhry e i membri della sua famiglia.
Accusati di falso in bilancio anche Jonathan Vella, il fornitore di attrezzature mediche Ivan Vassallo e il suo socio Mario Victor Gatt, assieme alle società “Technoline Ltd” e “Eurybates Ltd”. Per Spiteri e Vella dovrebbe essere stato inoltre richiesto un ordine di congelamento pari a 30 milioni di euro ciascuno e di altri di 32 milioni per un altro indagato, David Meli. Altri ordini di congelamento per svariati milioni prenderebbero di mira Ivan Vassallo, Mario Victor Gatt, Brian Bondin e Conger-Thompson, con medesimi provvedimenti anche per le rispettive aziende.
Ma non finisce qua: l’inchiesta è entrata infatti nel cuore del Partito Laburista, con accuse – seppur minori – nei confronti anche del vice Primo ministro, Chris Fearne. Per lui i capi d’imputazione sono di frode al governo e appropriazione indebita, assieme al governatore della Banca Centrale, Edward Scicluna. Nella stessa posizione, secondo quanto riporta Times of Malta, si troverebbero altri esponenti governativi passati e presenti, tra avvocati, segretari, consulenti ed ex capi di enti pubblici, come l’ex segretario permanente delle finanze Alfred Camilleri e l’ex segretario permanente del Ministero della salute Joseph Rapa, e il segretario permanente del Ministero dell’Economia Ronald Mizzi.
Questi gli altri nomi comparsi nel registro degli indagati, riportati da Malta Today: Kenneth Deguara, Kevin Deguara, Jean Carl Farrugia di “DF Advocates”, gli avvocati Aron Mifsud Bonnici e Robert Borg, Deborah Anne Chappell, Bradley Gatt, James Camenzuli e Manuel Castagna di “Nexia BT”.
Sul suo presunto coinvolgimento negli illeciti, l’ex Premier Joseph Muscat ha commentato con stizzita ironia tramite il proprio profilo Facebook: «Se non fossero accuse così gravi, sarebbero divertenti. Mi divertirò a distruggerle una ad una, e a dimostrare come siano state costruite sulla fantasia e sulle bugie».