Il Partito Nazionalista e l’Ong Repubblika hanno sollevato preoccupazioni riguardo l’accesso limitato al rapporto dell’inchiesta magistrale sull’accordo-truffa legato alla privatizzazione dei tre ospedali pubblici da parte di Vitals Global Healthcare e Steward Health Care.
Un malcontento nato a seguito delle parole del ministro ombra per la Giustizia, Karol Aquilina, che di recente ha affermato come agli imputati che affronteranno presto le accuse penali siano stati forniti estratti del report che, secondo Aquilina, attualmente si trova custodito sotto chiave in un’ala dell’ufficio del Primo Ministro vigilata 24 ore su 24.
Secondo il ministro ombra solo un numero ristretto di individui avrebbe accesso agli estratti, messi a disposizione per prepararli all’arresto o all’imminente udienza, a patto che non discutano del loro contenuto con nessuno, famigliari compresi.
Seppur secca la smentita da parte dell’ufficio del Primo Ministro che ha definito le affermazioni di Aquilina «artificiose e inventate», Bernard Grech ha indetto una conferenza stampa dove ha dichiarato di aver richiesto ufficialmente una copia dell’inchiesta al Procuratore Generale Victoria Buttigieg. Nel farlo, il leader del PN ha sottolineato come l’accesso a informazioni così sensibili costituirebbe un indebito vantaggio politico e durante il processo per Robert Abela e il Partito Laburista.
«Vogliamo che l’inchiesta sia pubblicata in modo che i cittadini abbiano accesso alle informazioni» è l’auspicio di Grech che ricorda come il pubblico non possa essere reso completamente partecipe dell’accaduto senza avere a disposizione le carte dell’inchiesta, annunciando azioni legali da parte del Partito all’opposizione in caso di risposta negativa del Procuratore Generale.
Tale scenario concretizzerebbe un epilogo simile a quello già visto con l’inchiesta Engrant, per la quale l’avvocatura generale è stata costretta da un tribunale a rendere disponibili pubblicamente i dossier dell’inchiesta.
Un appello al quale si è affiancata anche Repubblika che nel 2019 fece avviare l’inchiesta sull’accordo governo-ospedali pubblici a seguito dell’avanzamento di un reclamo penale; tra le righe di un comunicato stampa, l’Ong ha affermato di aver avanzato due volte la richiesta al Procuratore Generale per ottenere una copia integrale dell’inchiesta, trovandosi a fare però i conti con un muro di silenzio.
Un comportamento che, secondo l’Ong, violerebbe le disposizioni della Costituzione e della Convenzione europea dei diritti umani e che, nel caso persistesse, troverebbe anche in questo la promessa di andare incontro a nuove azioni legali.