Si chiama “I Will Follow the Ship” il padiglione di Malta alla Biennale di Venezia 2024 inaugurato nei giorni scorsi dal ministro della Cultura, Owen Bonnici, e commissionato dal Maltese Arts Council.
L’esposizione dell’artista Matthew Attard «fonde il patrimonio culturale maltese con la tecnologia dell’intelligenza artificiale». Le co-curatrici di “I Will Follow the Ship” sono Elyse Tonna e Sara Dolfi Agostini, mentre Maria Galea e la Galleria Michela Rizzo gestiscono la direzione del progetto, con Vicenzo Casali che fa da architetto consulente, mentre Joey Borg si occupa della programmazione e dello sviluppo del software del progetto.
«Matthew Attard è un chiaro esempio di un giovane artista di un piccolo Paese che è riuscito a superare i confini geografici. La sua perseveranza, la sua determinazione nel raggiungere il successo, la sua passione per le arti e il suo straordinario talento lo hanno portato fino a Venezia» ha dichiarato Albert Marshall, presidente esecutivo del Consiglio Maltese per le Arti.
Attard si è detto «onorato» di essere stato il primo artista maltese ad aver ricevuto l’incarico di realizzare un intero padiglione “in solitaria” presso l’importante palcoscenico della Biennale di Venezia, nel quale ha scelto di «esplorare l’interazione tra gli antichi graffiti delle navi, la pittura contemporanea e la tecnologia digitale», il tutto «esaminando immagini storiche attraverso uno specchio che riflette gli occhi come strumento di pittura (..) riflettendo poi sulla dipendenza contemporanea dalla tecnologia digitale».
La co-curatrice Elyse Tonna – prima donna maltese a far parte del padiglione di Malta alla Biennale di Venezia – ha spiegato che in “I Will Follow the Ship”, le immagini delle imbarcazioni «si materializzano come un simbolo eterno di speranza e possibilità, con una forte risonanza nel mondo moderno del progresso tecnologico», mentre Dolfi Agostini ha affermato che «il lavoro di Attard trasmette il linguaggio della comunità marittima, in cui si fa uso di immagini residue appartenenti a Malta, a Venezia e a tutti, come mezzo di comunicazione diffuso tra le frontiere e le culture dei mari poco conosciuti della società dell’informazione e dell’ecologia».
Durante la cerimonia di inaugurazione del padiglione, il ministro Bonnici ha sottolineato l’importanza e il prestigio che riflette la Biennale di Venezia nel panorama culturale internazionale per la presentazione e la promozione delle arti contemporanee.
Il ministro della Cultura ha poi spiegato la crescita «senza precedenti» riscontrata negli ultimi anni nel comparto lavorativo relativo ai settori culturali e creativi, con un aumento del 13% tra il 2022 e il 2023, portando come esempio l’inaugurazione del MUŻA nel 2018, il lancio della prima edizione del Biennale d’Arte di Malta e l’apertura, prevista per quest’anno, del MICAS. Bonnici ha concluso ringraziando il Maltese Arts Council per il suo ruolo cruciale nella promozione degli artisti locali, sia a Malta che all’estero.