Non le manda a dire il Partito Nazionalista che ha sferrato un duro attacco contro la prima Biennale d’Arte di Malta o, meglio, contro gli organizzatori e il governo laburista, rei di aver dato il via a una manifestazione «deludente» che più che mettere in lustro il patrimonio artistico-culturale del Paese e di Valletta, pare essere stata pensata più come «un progetto di vanità di alcuni individui».
Attraverso un comunicato siglato dal ministro ombra della Cultura, Julie Zahra, l’opposizione dichiara di aver notato «molte carenze» dopo la cerimonia di inaugurazione «in pompa magna» dell’evento che ha potuto contare su un budget da 1,7 milioni di euro.
Mancato coinvolgimento degli artisti, informazioni poco chiare e poco trasparenti, carenze logistiche e mancanza di “visione”: così il PN ha etichettato la serata di apertura della Biennale di Malta, citando le dichiarazioni della Malta Entertainment Industry and Arts Association (MEIA) che, nei giorni scorsi, aveva a sua volta espresso «frustrazione su come gli affari stanno procedendo anche con i suoi stessi membri».
Inaccettabile – continua il comunicato – che con un budget così elevato e «senza controllo», gli artisti, specialmente quelli maltesi e gozitani, non abbiano avuto l’opportunità di esibire le proprie opere mostrando il loro talento.
Critiche anche sul costo dei biglietti che li renderebbero poco alla portata del pubblico: quello per cinque giorni «supera di gran lunga quello della Biennale di Venezia, una delle migliori», pertanto «sembra chiaro che lo scopo fosse principalmente quello di attrarre i turisti e non le famiglie maltesi».
«La mancanza di pianificazione, organizzazione, comunicazione e trasparenza continua a danneggiare il nostro Paese. Lo scopo sembrava essere la promozione della cultura, ma ci sono stati pochi incentivi o sforzi per incoraggiare le scuole a visitare queste mostre» ha incalzato il PN, chiedendo al governo di valutare il “successo” della Biennale raccogliendo il parere degli artisti partecipanti, delle statistiche e delle informazioni utili anche per eventuali prossime edizioni.
Governo replica: «Dichiarazioni false e confuse»
Non è mancata la replica del governo che si è detto deluso dall’opposizione per aver «preso di mira eventi culturali che sono inclusi nel calendario culturale internazionale e che godono del patrocinio dell’UNESCO (..) in grado di rendere il nostro Paese una destinazione da visitare».
Zahra è stata accusata di aver elaborato una dichiarazione «confusa, rivelando chiaramente i veri motivi di un’opposizione negativa e meschina nei confronti di iniziative volte a rafforzare il settore artistico e culturale maltese».
Il Ministero della Cultura ha poi invitato la portavoce a «comprendere che questa biennale espone le connessioni utili per l’industria artistica già solida a Malta, sia con artisti locali che stranieri», aggiungendo che i costi per accedere alla Biennale sono gli stessi che si pagherebbero per visitare siti di Heritage Malta, senza aumenti di prezzo.
In poche parole, «la Biennale è praticamente gratuita quando si considera che si ha parallelamente accesso ai musei», inoltre, è gratis per i possessori dell’Heritage Malta Pass, che offre agli stessi e ai loro familiari accesso gratuito a tutti i siti di Heritage Malta.
Respinte anche le «fake news» provenienti dall’opposizione sul fatto che la Biennale non organizzi tour guidati per le scuole: «Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. Infatti, è stato pianificato un programma che è stato attuato fin dall’inizio, coinvolgendo artisti locali. Le visite e le attività per gli studenti delle scuole si svolgono regolarmente senza alcun costo per gli studenti».