Continua la corsa di Enemalta per scongiurare un’altra estate all’insegna dei guasti della rete elettrica, come accaduto l’anno scorso. L’azienda ha infatti affidato l’appalto per la realizzazione della centrale d’emergenza alimentata a gasolio annunciata nei mesi scorsi, che sorgerà nella zona di Delimara.
Ad aggiudicarsi il bando di gara è stata l’UNEC Ltd, società di Bonnici Brothers specializzata nell’importazione e fornitura di attrezzature da lavoro. L’offerta inviata è stata pari a circa 36,94 milioni di euro, inferiore di circa 2 milioni rispetto alla seconda proposta più economica inviata da Melita Power Diesel Ltd in collaborazione con la società cinese VPower Holdings. Alla gara d’appalto hanno partecipato altre due aziende: l’americana APR Energy Holdings e l’italiana Aggreko, le cui offerte superavano però i 44 milioni di euro.
Una volta confermata l’assegnazione dei lavori, l’UNEC dovrà impegnarsi a fondo per soddisfare le clausole del contratto, che prevedono la realizzazione dell’impianto entro l’inizio di luglio, il periodo più caldo dell’anno e il più critico per la rete elettrica maltese. La stessa società avrà in gestione la centrale d’emergenza per i prossimi due anni, periodo in cui è prevista la fine dei lavori per la realizzazione del secondo elettrodotto sottomarino con la Sicilia.
Nello specifico, il progetto finanziato da Enemalta potrà funzionare solo per 500 ore annue e servirà a garantire una riserva di energia d’emergenza per sopperire ai guasti della rete elettrica, che quest’estate potrebbero nuovamente flagellare l’arcipelago creando disagi ovunque, esercizi commerciali e ospedali compresi. La potenza dell’impianto sarà di 60 megawatt e sarà inoltre in grado di intervenire non solo in caso di interruzioni, ma anche di sostenere i picchi di domanda registrati in estate.
Per Bonnici Brothers si tratta del secondo grande progetto “guadagnato” nel giro di pochi mesi. A ottobre 2023, la famiglia si era infatti aggiudicata un bando pubblicato da Wasteserv per la realizzazione di un termovalorizzatore nella zona di Maghtab. Un progetto da ben 600 milioni di euro, che vedrà la partecipazione anche dell’azienda francese Paprec.
Recentemente Times of Malta ha espresso qualche dubbio sulle dinamiche che abbiano portato Enemalta scegliere l’UNEC per costruire la centrale, in quanto il bando stesso richiedeva una pregressa esperienza nella realizzazione di almeno un impianto per un importo di lavori minimo di 5 milioni di euro. Un requisito di cui la società non parrebbe esserne in possesso, e rispetto al quale non ha fornito chiarimenti.