È ufficialmente finita un’era per l’aviotrasporto maltese e ne è iniziata una nuova. Tra sabato 30 e domenica 31 marzo Air Malta ha infatti portato a termine l’ultimo volo prima di chiudere definitivamente i battenti, dopo mezzo secolo dalla sua istituzione. L’aereo che ha sancito la fine dell’esistenza della compagnia di bandiera maltese è atterrato allo scalo di Luqa alle 00:40 di domenica, decollato da Londra Heathrow alle 20:30 della serata di sabato.
E dalle sue ceneri è immediatamente nata KM Malta Airlines, la nuova compagnia il cui asset finanziario dovrebbe evitare i gravi problemi economici che negli ultimi anni hanno afflitto la sua predecessora, sancendone inevitabilmente la fine. Il volo inaugurale è partito la domenica di Pasqua in direzione Catania. È stato quindi un passaggio di consegne indolore per i viaggiatori maltesi e non, che nella prima mattinata di ieri si sono imbarcati come qualsiasi altro giorno, forse senza rendersi conto che, almeno per Malta, era una giornata di svolta per la storia del trasporto aereo.
Al momento, KM Malta Airlines farà scalo in 17 aeroporti in 14 differenti città europee: Amsterdam, Berlino, Bruxelles, Catania, Dusseldorf, Londra Gatwick, Londra Heathrow, Lione, Madrid, Milano, Monaco di Baviera, Parigi Charles de Gaulle, Parigi Orly, Praga, Roma, Vienna e Zurigo, con Copenaghen che potrebbe presto aggiungersi alle destinazioni. La nuova compagnia non servirà più 6 scali coperti finora da Air Malta: Tel Aviv, Lisbona, Nizza, Ginevra, ma soprattutto Napoli e Palermo. Per gli italiani si farà quindi più complicato raggiungere l’arcipelago, con un solo aeroporto al nord e uno al sud predisposto da KM Malta per i collegamenti con la Penisola.
Air Malta avrebbe compiuto 50 anni di attività proprio oggi: era infatti il primo aprile del 1974 quando il primo aereo della compagnia, un Boeing 720B quadrigetto, decollò per la prima volta dall’arcipelago. La sua fondazione risale invece al 21 aprile dello stesso anno. All’epoca, le rotte coperte erano sei: Manchester, Tripoli, Roma, Londra, Parigi e Francoforte.
Nella sua lunga storia, Air Malta ha vissuto anche momenti complicati, come il dirottamento del 9 giugno 1997, quando due giovani di origine turca tentarono di impossessarsi del volo diretto a Istanbul, affermando di avere addosso materiale esplosivo. L’intenzione era dirottare il velivolo all’aeroporto tedesco di Colonia, ma il piano non funzionò e i dirottatori si arresero pacificamente circa quattro ore dopo. I dirottatori affermarono di aver compiuto il gesto in segno di solidarietà a Mehmet Ali Agca, l’uomo turco responsabile dell’attentato a Papa Giovanni Paolo II del 13 maggio 1981.
PN: «La lingua maltese dovrebbe rimanere uno dei requisiti richiesti all’equipaggio di cabina della nuova compagnia aerea di bandiera»
La nuova “ripartenza” è già oggetto di critiche da parte del Partito Nazionalista che ha sottolineato come, per la prima volta in 50 anni, all’equipaggio di cabina del vettore nazionale non sia più richiesta la conoscenza della lingua maltese come criterio di selezione.
«È una vergogna per il nostro Paese» tuona l’opposizione, sottolineando che il ruolo della compagnia aerea nazionale non sia solo quello di “soddisfare” le esigenze dell’industria turistica, ma anche quelle dei numerosi maltesi e gozitani in viaggio.
«Anche l’utilizzo della lingua maltese in volo a bordo del vettore nazionale fa parte dell’esperienza di autenticità che un turista cerca. Ovviamente l’impiego di altre lingue può e deve essere utilizzato insieme a quella maltese, ma non escludendola. In questo modo verrà rispettato l’elemento nazionale e anche internazionale» scrive il PN nel comunicato siglato dal ministro ombra del Turismo Mario de Marco, chiedendo infine che il governo revochi immediatamente la decisione.