Qualsiasi cosa prima o poi finisce. E a far male è quando ciò che finisce è un qualcosa di bello e apprezzato. Nella giornata di giovedì 28 marzo l’isola di Gozo ha visto abbassarsi per l’ultima volta le saracinesche di una delle attività più longeve della zona: la panetteria Tax-Xiber di Xewkija.
Dopo circa – si dice – cent’anni di attività distribuita in ben tre generazioni, la famiglia che gestisce l’attività ha deciso di dire “basta” e godersi la tanto agognata pensione, lasciando un grande vuoto nella comunità gozitana. Sono infatti stati tantissimi i messaggi di saluto e gratitudine per quanto fatto in questi decenni per i cittadini, che fino a giovedì hanno potuto contare sui prodotti da forno di Tax-Xiber, davvero molto apprezzati da tutti, turisti compresi.
L’ultimo giorno di apertura è stato caratterizzato dall’esposizione di un cartello di ringraziamento verso tutti i clienti, da parte dei proprietari del forno: «Vorremmo ringraziarvi per la fiducia e l’apprezzamento che avete dimostrato verso il nostro pane nel corso degli anni», diffuso anche tramite una storia a mezzo social.
Parole semplici, ma sufficienti a spiegare il rapporto che la famiglia di panettieri aveva instaurato con la clientela, considerata non solo come un mezzo per guadagnare, ma quasi come una famiglia allargata.
Sulla chiusura della storica panetteria si è espressa anche Simona Refalo, candidata laburista al Consiglio comunale di Xewkija, affidando i propri pensieri a Facebook: «Questo forno era più di un posto dove si cuoceva il pane. Era un luogo di ricordi, di tradizione e di comunità. La sua chiusura rappresenta non solo una perdita personale, ma anche per l’intero villaggio di Xewkija, che ha perso uno degli ultimi due forni rimasti. Quei prodotti genuini non verranno mai dimenticati».