Il Presidente di Malta George Vella ha incontrato Papa Francesco nel corso di un’udienza privata svoltasi in Vaticano nella mattinata di giovedì 21 marzo, durante la quale si è posto l’accento sui solidi legami che uniscono Malta alla Santa Sede e sulle attuali sfide in corso a livello globale come il conflitto in Ucraina e la guerra in Medio Oriente.
Secondo quanto si apprende dal comunicato diffuso dall’Ufficio del presidente, Vella ha inoltre illustrato il ruolo chiave svolto da Malta nel promuovere la pace in qualità di membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nonché come Presidente in carica dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), sottolineando l’impegno del Paese nel favorire il dialogo in diverse parti del mondo.
«La vocazione di Malta come Paese costituzionalmente neutrale resta quella di creare spazi di dialogo non solo nella regione del Mediterraneo, ma anche in altre parti del mondo» ha dichiarato Vella.
L’incontro ha inoltre toccato tematiche sensibili come i flussi migratori e il cambiamento climatico, evidenziando la necessità di affrontare queste sfide in modo congiunto e costruttivo.
Il Presidente ha anche ricordato il Viaggio apostolico di Papa Francesco a Malta di due anni fa, sottolineando i preziosi ricordi che i cittadini maltesi e gozitani conservano di quel momento.
Al termine dell’udienza privata, a nome del popolo di Malta, Vella ha donato sei computer alla Clinica Madre di Misericordia, un istituto che offre cure mediche gratuite alle persone svantaggiate, sottolineando l’impegno dello Stato insulare nel sostenere coloro che vivono in situazioni di povertà e disagio.
Successivamente, accompagnato dal ministro degli Esteri Ian Borg, il Presidente Vella ha avuto un importante incontro con il Cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede, rafforzando ulteriormente i legami tra Malta e il Vaticano.
La delegazione maltese ha infine visitato anche la Clinica Madre di Misericordia, fondata nel 2015 su iniziativa di Papa Francesco. La struttura, che offre un servizio sanitario a circa 6.000 persone all’anno, è affidata al Dicastero per il Servizio della Carità sotto la guida del cardinale Konrad Krajewski.