Un uomo di 28 anni di Birgu è finito in tribunale per rispondere delle accuse di molestie nei confronti dell’ex compagna nonchè madre di sua figlia, che avrebbe continuato a tartassare con incessanti telefonate dal carcere nonostante fosse stato emesso un ordine di protezione nei confronti della donna.
L’imputato, Tyson Bugeja, si trova in custodia cautelare poiché soggetto a diversi procedimenti penali che coinvolgono sempre la stessa vittima, e che oltre alle molestie includono la violazione di tre ordinanze di libertà su cauzione, due ordini restrittivi, uso improprio di apparecchiature di telecomunicazione, aver commesso un altro reato mentre si trovava in libertà su cauzione oltre che, chiaramente, di recidiva.
In aula, l’ispettore della procura ha dichiarato che il 28enne avrebbe più volte tentato di mettersi in contatto con la donna dal carcere, effettuando venti telefonate solo tra il 2 e 3 marzo scorso, seguite da quella del 7 marzo. La stessa cosa pare averla fatta anche a febbraio, facendo scattare un’altra denuncia da parte della vittima che già nel dicembre 2023 lo aveva trascinato in tribunale, dato che Bugeja l’aveva presa a pugni in faccia spaccandole il setto nasale.
In quell’occasione, sia durante l’arresto sia davanti alla Corte, l’individuo era stato portato in ospedale lamentando dolori al petto, implorando ripetutamente di non voler finire in prigione dove è invece stato rispedito anche ora, dopo essersi dichiarato non colpevole dei capi d’accusa che pendono sulla sua testa e dopo che i legali difensori non hanno fatto richiesta per ottenere la libertà su cauzione.