Semaforo rosso, almeno per ora, all’edificazione del maxi-complesso residenziale nella zona cuscinetto del parco archeologico di Gigantija, con la stragrande maggioranza del Consiglio della Planning Authority che ha votato all’unanimità – fatta eccezione per un solo voto contrario – per la revoca del progetto approvato in maniera controversa lo scorso novembre.
Una proposta tuttavia non del tutto arenata e tenuta in vita dalla clausola inserita dalla Soprintendenza ai Beni Culturali che, come asserito dal comunicato della Planning Authority, richiede ora al promotore di fornire una nuova Valutazione di Impatto sul Patrimonio (HIA).
Il maxi-progetto collocato a 157 metri dai templi risalenti al 3600-2800 a.C prevedeva la costruzione di 22 appartamenti con 20 garage seminterrati e, già cinque mesi fa, aveva incontrato lo stupore dell’UNESCO e delle Ong che chiedevano a gran voce una nuova analisi degli effetti che l’edificazione avrebbe esercitato su un’area così ricca di storia.
Una rivalutazione arrivata dopo che la Soprintendenza ai Beni Culturali, insieme alla coalizione di Ong gozitane Din l-Art Ħelwa Għawdex, Għawdix e Wirt Għawdex, decise di far leva sull’articolo 80 della legge sulla pianificazione che conferisce al Consiglio il potere di revocare una decisione in caso di frodi, problemi di pubblica sicurezza o informazioni errate.
Ed è proprio quest’ultimo caso alla base del colpo di scena giunto ora, e che fa riferimento alle dichiarazioni esternate durante la scorsa udienza decisionale dall’architetto del progetto Samuel Formosa, secondo il quale il sito di costruzione non avrebbe interessato la zona cuscinetto dei templi megalitici di Gigantija. Informazioni di fatto non corrispondenti al vero, tanto da essere state ritrattate dallo stesso Formosa, che ha poi parlato di un “errore di valutazione” in merito alle informazioni sbagliate che aveva fornito.
Ora il progetto dovrà quindi essere nuovamente riconsiderato per valutarne l’impatto che eserciterebbe sull’importante patrimonio storico-culturale gozitano.