AGGIORNATO ore 18:00
La pubblicazione del rapporto dell’inchiesta pubblica sul crollo nel cantiere edile di Kordin ha confermato numerose “superficialità” e “carenze” delle istituzioni e, come era lecito aspettarsi, sta portando alla caduta di numerose “teste” di funzionari implicati nella vicenda.
Infatti, dopo le dimissioni del presidente dell’Autorità per la Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro (OHSA) David Xuereb rilasciate nella serata di ieri, poco più tardi è arrivata quella del vicepresidente di Malta Enterprise, Peter Borg, che a Times of Malta ha confermato il “passo indietro” richiesto dalla commissione del procedimento pubblico dichiarando la rinuncia al suo incarico.
Per il quotidiano maltese, all’abdicazione di Borg potrebbe far seguito nelle prossime ore quella di un altro membro del consiglio dell’agenzia di sviluppo economico, ovvero Paul Attard. Sì perchè il dietrofront del sindacalista Victor Carachi è già arrivato, sempre ieri, dopo la pubblicazione del documento, motivando il tutto come una “questione di etica”, e sottolineando di non essere stato presente nel momento in cui il comitato decise di approvare la costruzione della fabbrica a Kordin.
I tre funzionari facevano infatti parte del comitato per gli investimenti che nel maggio 2019 firmò l’approvazione della proposta di All Plus Ltd, fortemente criticata dallo stesso rapporto e indicata come frutto di una valutazione “irregolare, irrispettosa dei prerequisiti legali, incompetente e sconsiderata”.
Una decisione, quella di Borg, avallata anche dal vicepresidente di Malta Enterprise Kevin Camilleri, anch’egli in predicato di rassegnare le dimissioni, prima di presentare la proposta al comitato, che a sua volta non ha messo in dubbio lo scarso valore del progetto o le affermazioni contraddittorie da parte dei richiedenti, come la prospettiva di avviare la fabbrica con soli nove dipendenti o la previsione di costi incongrui rispetto alle dimensioni della struttura mai nata.
Nella giornata di ieri è arrivato anche il commento a freddo di Silvio Schembri, responsabile politico di Malta Enterprise e INDIS che, incalzato dai giornalisti, ha confermato di aspettarsi una serie di dimissioni alla luce dei risultati dell’inchiesta. «Fornirò maggiori dettagli in parlamento»: la promessa del ministro dell’Economia che fa eco alle dichiarazioni del Times of Malta che riportano la volontà di ME di “far saltare” tutti i membri del comitato per gli investimenti.
AGGIORNAMENTO:
Come già si vociferava, anche Kevin Camilleri, a capo dell’unità microimpresa nonchè membro del consiglio di amministrazione di Malta Enterprise incaricato di valutare il progetto del cantiere di Kordin, è stato sollevato dal ruolo.
«Ho incaricato il presidente dell’agenzia di abolire del tutto il comitato per gli investimenti e tutte le procedure saranno ora valutate dal consiglio di amministrazione di Malta Enterprise», ha dichiarato giovedì pomeriggio in Parlamento il ministro dell’Economia, aggiungendo che questo andrà avanti almeno fino a quando non termineranno i controlli a carico dell’Ente. Dopo aver comunicato il licenziamento di Camilleri etichettando la sua posizione come «non più sostenibile», Silvio Schembri ha inoltre fatto sapere di aver accolto le dimissioni di Carachi e Borg.