Il settore dei servizi di trasporto passeggeri con mezzi a targa “Y” è in subbuglio e, a seguito dei profondi cambiamenti annunciati nell’ultimo periodo, ha deciso di scendere in piazza organizzando una protesta in programma per mercoledì mattina.
Un’insoddisfazione generale scaturita da guadagni ritenuti insoddisfacenti, oltre a condizioni lavorative e di sicurezza precarie, con alcuni tassisti finiti persino agli oneri della cronaca locale in quanto vittime di rapine o di altri atti di violenza.
Le strategie di prezzo utilizzate dalle app di ride-hailing si tradurrebbero infatti in retribuzioni considerate poco appetibili per gli operatori del settore che l’anno scorso hanno deciso di fondare la Light Passenger Operators Association nel tentativo di ottenere maggiori diritti, scontrandosi tuttavia con il rifiuto di alcuni grandi player come Bolt, eCabs o Uber di negoziare l’aumento dei contributi per le corse.
Proprio l’associazione spiega il “mal di pancia” degli autisti stimando come, dell’1.10 euro che i passeggeri pagano per chilometro percorso, solo 0,70 centesimi finiscono nelle tasche degli autisti che, in quanto lavoratori autonomi, devono inoltre sostenere le spese necessarie per mantenere i propri veicoli.
Per queste ragioni Times of Malta riferisce che mercoledì mattina prenderà il via il raduno della LPOA che partirà dal parcheggio degli agricoltori a Ta’ Qali, prima di dar vita ad una lenta marcia in direzione di Marsa.