Si inaspriscono le misure cautelari nei confronti dei sei giovani sotto accusa per aver aggredito e rapinato un ragazzino di 16 anni lo scorso 3 febbraio a Floriana. Lunedì il tribunale d’appello ha infatti emesso un’ordinanza di sorveglianza, accogliendo il ricorso “urgente” presentato dall’ufficio del procuratore generale che ha considerato troppo lievi le condizioni di cauzione inflitte agli imputati dal magistrato, il quale in prima istanza decise di non tenere in considerazione le preoccupazioni avanzate dall’accusa sulla possibile manomissione delle prove.
La violenta aggressione avvenne intorno alle 19 in un giardino pubblico alle porte della capitale, dove il gruppetto composto da sei minorenni tra i 14 e i 20 anni aggredì il sedicenne, trovato dalla polizia riverso a terra con vistose ferite al viso e con i legamenti delle mani lacerati da un coltellino. Sparita anche la sua borsa, contenente 90 euro.
Secondo le ricostruzioni, la rissa sarebbe nata da un litigio tra la vittima e una delle ragazze sotto accusa, che si presume non accettasse la fine della relazione tra i due. Insieme agli altri indagati, avrebbe quindi deciso di rivalersi sull’ormai ex fidanzatino, accoltellandolo e derubandolo.
Al gruppetto di giovanissimi, il tribunale aveva già imposto il coprifuoco dalle 22:00 alle 6:00, l’obbligo di firma una volta alla settimana e il divieto assoluto di avvicinarsi alla vittima. Ora, il magistrato della Corte d’Appello ha disposto per i giovani un ordine di supervisione, per garantire che siano seguiti attentamente durante tutto il procedimento penale. Infine, Aicha Mariah (l’unica maggiorenne del gruppo), dovrà corrispondere un deposito cauzionale di 500 euro.