Nella serata di ieri l’Italia è tornata a sedersi davanti ai teleschermi per l’atteso appuntamento con Sanremo 2024, l’ultima edizione che vedrà direttore artistico Amadeus, in un contesto di forte instabilità politica internazionale tra guerre e migrazioni del Mediterraneo che, nel 2023, hanno raggiunto il record di sbarchi sulle coste italiane.
Così la kermesse Sanremese è stata l’occasione per Dargen D’amico di trattare ancora una volta temi “scomodi”, come fece due anni prima con Dove si balla che dipingeva gli anni di forte frustrazione della pandemia, esibendosi sul palco dell’Ariston con Onda Alta, un brano che, come da lui stesso descritto ai a TV Sorrisi e Canzoni nel corso di una recente intervista:
«Fotografa la realtà dei migranti. Musicalmente molto italiano, ha qualche inserto ritmico che costituisce una novità. L’ho scritto a ottobre 2023 e dentro si sente il Mediterraneo»
Con un look mai casuale e pensato per veicolare il messaggio forte della canzone vista dagli occhi innocenti di un bambino, una volta conclusa l’esibizione Dargen ha voluto dedicare il pezzo, con sorpresa di Amadeus, alla nipote che studia a Malta.
Nulla di improvvisato, però, ma uno spunto per aprire gli orizzonti ai ragazzi che non godono della stessa fortuna di Marta e, per i quali, l’arcipelago rappresenta l’occasione di una nuova vita lontana dalle bombe e dalla violenza, dalle fiamme e dalla morte, divenendo però spesso il miraggio antistante all’onda alta che spezzerà, per l’ennesima volta, un destino troppo severo nei loro confronti. Tra le frasi più eloquenti del testo:
«Navigando navigando verso Malta, senza aver nuotato mai nell’acqua alta»
Un destino del quale, ricorda il cantante milanese di origine siciliana, siamo tutti artefici:
«Dedico questa canzone alla mia nipotina Marta che studia a Malta. Lei ha avuto questa grande fortuna che non tutti i bambini hanno. Nel mar Mediterraneo in questo momento ci sono bambini sotto le bombe, senza acqua e cibo. Il nostro silenzio è corresponsabilità. La storia e Dio non accettano la scena muta: cessate il fuoco»
Ecco il video dell’esibizione di Dargen D’Amico: