Il Centro Ufologico Mediterraneo (C.Ufo.M.) lancia un appello ai lettori del “Corriere di Malta”: chi ha visto qualcosa di strano nei pressi del porto di Messina e più in generale nel mar Mediterraneo nel pomeriggio del 7 dicembre 2023, si faccia avanti.
Gli UFO sono uno degli argomenti più controversi degli ultimi decenni, e anche in Italia la “cultura dell’avvistamento alieno” è ben radicata, tanto da far nascere veri e propri movimenti e associazioni dedicati allo studio degli UFO. Tra i gruppi più autorevoli, e forse l’unico veramente attivo, c’è il C.Ufo.M., fondato e presieduto dal dottor Angelo Carannante che nel corso degli anni il centro ha studiato centinaia di segnalazioni di attività non convenzionali nei cieli di tutta Italia.
Mantenendo tuttavia un cauto scetticismo, lo stesso Carannante dichiara: «Di tutte le cose che paiono strane a primo impatto, la maggior parte sono spiegabili razionalmente. Ma c’è una piccola percentuale degli avvistamenti che una spiegazione proprio non ce l’hanno».
E a proposito di fenomeni inspiegabili, il Centro Ufologico Mediterraneo è alla ricerca di testimoni su un recente avvistamento segnalato nei pressi del porto di Messina. Anziché il cielo, in questo caso il protagonista è il mare, come anticipato avvenuto il 7 dicembre 2023.
Da un balcone di una casa nella zona dello stretto di Messina, due persone avrebbero notato qualcosa uscire dall’acqua, muovendosi “a pelo” della superficie marina. Stando alla testimonianza, era di colore scuro, evanescente ma allo stesso tempo di consistenza solida, e di forma allungata, quasi ovale. Nei pressi della Stele della Madonna della Lettera all’ingresso del porto, sarebbe poi emersa una grande pinna alta almeno 15 metri, anch’essa di colore grigio semitrasparente. L’oggetto misterioso, velocissimo, non avrebbe prodotto alcuno schizzo d’acqua e nessun rumore e sarebbe poi scomparso improvvisamente, smaterializzandosi.
Secondo Carannante, chi ha segnalato il fatto è attendibile senza ragione di dubbio: «Si tratta di persone assolutamente affidabili e serie, che non avrebbero alcuna motivazione per dire falsità, nè tantomeno tempo da perdere per raccontare storie inventate. Inoltre, una terza persona ha affermato di aver visto le stesse cose». Per lo studioso, quanto avvenuto potrebbe avere diverse spiegazioni definibili fuori dagli schemi: dall’ologramma all’oggetto alieno, passando per un’arma militare segreta.
Tutte congetture derivate da altre evidenze. Tra queste, l’avvistamento di altri oggetti non identificati nella stessa zona nel periodo natalizio del 2014, e l’ipotesi che nelle profondità vicino al Mar Tirreno possa esserci una base segreta. Che sia militare o aliena, nemmeno gli esperti del C.Ufo.M. sanno dirlo.
Ora, come detto, il Centro è alla ricerca di altri testimoni su quanto accaduto nelle acque messinesi: «Sappiamo che in zona, nell’orario dell’avvistamento stava passando un traghetto. Chiediamo a chiunque abbia filmato, fotografato o anche solo visto qualcosa con i propri occhi, di farsi avanti e segnalarcelo».
Al momento, il C.Ufo.M. sta inoltre verificando l’esistenza di un filmato registrato da una webcam, che secondo Carannante sarebbe in mano a qualche autorità. «Il filmato esiste, ma non posso dire chi ne sia in possesso. Speriamo di poter far luce su quanto accaduto nei nostri mari il prima possibile».