Anche Ahmed Adam Idriss Albarjo, presunta vittima del brutale pestaggio avvenuto a Paceville la notte di Capodanno, è stato chiamato a comparire in tribunale con l’accusa di aver provocato lievi lesioni ad uno dei buttafuori coinvolti nella vicenda, Riald Gragjevi, 21enne albanese, finito in custodia cautelare nei giorni scorsi insieme al “collega”, Ryan Zammit, 26enne maltese.
Albarjo, studente sudanese di 30 anni (nei procedimenti precedenti riportati dai media locali erano stati indicati 25, n.d.r.), è stato accusato di aver lanciato una bottiglia di vetro o comunque oggetti taglienti in direzione di uno dei suoi presunti aggressori, Gragjevi, procurandogli delle ferite certificate come non gravi.
L’episodio di violenza è stato immortalato in un video che ha poi fatto il giro del web, in cui si vede un individuo (poi identificato in Albarjo) raggiunto alla nuca e al corpo da una scarica di calci, manganellate e pugni sferrati da cinque buttafuori mentre il poveretto giaceva a terra inerme, in una delle strade della movida notturna dell’isola.
Ed è proprio grazie anche a questi fotogrammi che le forze dell’ordine sono riuscite ad identificare due dei buttafuori coinvolti, Gragjevi e Zammit, arrestati nei giorni scorsi e già comparsi in tribunale prima della presunta vittima. Entrambi si sono dichiarati non colpevoli ed entrambi sono finiti in custodia cautelare, in attesa che le indagini sul caso proseguano e vengano raccolte altre testimonianze.
Stessa sorte per Albarjo, che si è dichiarato non colpevole delle accuse mosse contro di lui che comprendono anche la violazione della quiete pubblica.
L’avvocato difensore ha affermato che al 30enne era stato negato l’ingresso in discoteca e, nel video inviato dallo stesso a Lovin Malta ad aggressione avvenuta, Albarjo si mostrava mentre pochi istanti prima si recava dalla polizia presente in zona, per chiedere aiuto affinchè gli agenti lo accompagnassero fuori dal locale, per evitare che i buttafuori lo pestassero.
Cosa che poi è effettivamente avvenuta, lasciando ad intendere una mancanza di azione da parte dei poliziotti, che gli avevano invece consigliato di andare a sporgere denuncia.