Aggiornato sabato 6 gennaio
A quanto pare sono tornati i turisti col “vizietto” di mangiare e poi darsela a gambe senza pagare il conto.
O almeno questa sembrava la situazione che traspariva dalle parole dei proprietari del Marilù’s che, a mezzo Facebook, venerdì 5 gennaio hanno raccontato il vigliacco gesto subito nel loro ristorante di Siggiewi dove, giunto il momento del caffè a conclusione del pranzo, 7 turisti hanno deciso di fuggire in maniera “discreta” senza saldare quanto dovuto, mentre i camerieri erano occupati a servire ad altri tavoli.
«Deludente e straziante quando le persone decidono di mangiare e scappare. Non si rendono conto che ciò influisce davvero su una piccola impresa casalinga come la nostra»: è lo sfogo pubblicato dalla proprietà del ristorante nel post originario pubblicato venerdì, corredato di fotogrammi catturati dalle telecamere di sicurezza, per mettere in guardia altri esercenti qualora avessero dovuto imbattersi nei soggetti in questione.
I sette, che comunicavano tra di loro in lingua francese, «potrebbero essere già partiti per l’aeroporto, ma nel caso in cui siano ancora in giro per l’isola, diffidate di loro» avvertivano i ristoratori del Marilù’s, dichiarando che la vicenda era già stata denunciata alla polizia anche se, non trattandosi di gente del posto, «sarà abbastanza difficile rintracciarli».
Per fortuna, in questo caso tutto si è concluso nei migliori dei modi, visto che dopo aver diffuso le foto sui social e la vasta copertura mediatica ottenuta dalla vicenda, a quanto pare i protagonisti del “pranzo con fuga” si sono fatti avanti, saldando il conto dovuto.
«Grazie per il supporto che ci avete dato dopo il nostro post di ieri» scrivono i ristoratori, «Siamo felici di far sapere che il gruppo ci ha appena contattato e trasferito i fondi. Di conseguenza, rimuoveremo le foto e considereremo il caso chiuso» è l’ultimo post di poco fa pubblicato sulla pagina social del Marilù’s, che fa seguito a quello di ieri, poi aggiornato.
L’ultimo episodio analogo reso noto pubblicamente risale alla scorsa estate, quando cinque giovani italiani pranzarono nel ristorante Pasta & Co. di Msida scappando senza pagare il conto da 100 euro. In quel caso, però, la vicenda si concluse con un lieto fine, trasformata in solidarietà dal padre di uno dei ragazzi e dai proprietari del ristorante, che decisero di devolvere oltre il doppio dell’importo del conto ad una Ong che supporta le persone diversamente abili.