È finito in tribunale giovedì mattina uno dei cinque buttafuori coinvolti nel brutale pestaggio avvenuto la notte di Capodanno a danno di un individuo raggiunto alla nuca e al corpo da una scarica di calci, manganellate e pugni sferrati mentre giaceva a terra inerme in una delle strade di Paceville, cuore della movida notturna dell’isola. L’aggressione è stata immortalata in un video inviato a Lovin Malta, che lo ha poi diffuso.
Riald Gragjevi, 21enne di nazionalità albanese e residente a St. Paul’s Bay, si è dichiarato non colpevole di lesioni gravi utilizzando armi improprie a danno di Ahmed Adam Idriss Albarjo, studente sudanese di 25 anni.
Secondo i resoconti dei media locali, Gragjevi è stato arrestato nel pomeriggio di mercoledì 3 gennaio mentre stava per imbarcarsi su un volo in partenza dall’aeroporto internazionale di Malta, dopo essere stato riconosciuto e collegato all’episodio di violenza avvenuto a Paceville, sul quale la polizia stava indagando.
In aula, l’ispettore a capo del caso ha ricostruito quanto avvenuto la notte del 1 gennaio, dopo che la polizia ricevette una segnalazione circa la presenza di una persona (poi identificata in Albarjo) che giaceva priva di sensi lungo la St. George’s Road, trasportata in ambulanza al Mater Dei poiché gravemente ferita.
La stessa sera, un buttafuori pare aver sporto denuncia nei confronti della vittima del pestaggio, affermando di essere stato aggredito e ferito con una bottiglia rotta.
L’avvocato difensore di Gragjevi non ha fatto richiesta per ottenere la libertà su cauzione del proprio assistito, ma ha sottolineato che quest’ultimo è a sua volta una vittima di quanto accaduto a Paceville la notte di Capodanno, dove gli sarebbero state lanciate altre due bottiglie di vetro addosso dopo quella che lo ha ferito.
Inoltre, sempre l’imputato, non avrebbe tentato la fuga da Malta poiché il suo biglietto aereo sarebbe stato acquistato tre settimane prima che si svolgessero i fatti.
Il 21enne albanese, che si è dichiarato non colpevole delle accuse a lui rivolte, rimarrà ora in custodia cautelare in attesa che in aula vengano ascoltate le deposizioni dei testimoni civili.