Continua l’emergenza posti letto al Mater Dei dove, in questi giorni, testimoni raccontano dell’epopea vissuta da diversi pazienti costretti ad un’attesa che si protrae dalle 10 ore a diversi giorni a causa della mancanza di posti letto che anche quest’anno colpisce la struttura ospedaliera di punta maltese.
Secondo fonti citate da Times of Malta, l’ospedale starebbe operando oltre le proprie disponibilità di ricoveri costringendo alla nascita di “reparti improvvisati” all’interno di aree originariamente non concepite per ospitare i pazienti, come l’Unità di Endoscopia, la Sala di Cateterizzazione, l’ITU6 e le aree d’attesa, in aggiunta alle cosiddette MIU (Major Incident Unit), come biblioteche o mense già riadattate in passato per far fronte al sovraffollamento.
Un riadattamento delle aree comune fortemente smentita dal Ministero della Sanità – «stiamo utilizzando tutti i letti disponibili. Non stiamo creando nuove aree» – come chiosa di un portavoce registrata ai microfoni del ToM che ha spiegato, inoltre, come la maggior parte dei ricoveri ospedalieri di questo periodo sia legato ad una forma di polmonite batterica.
L’attuale emergenza sarebbe inoltre acuita da 5 pazienti con “influenza A”, un’infezione comune e prevista durante i periodi invernali e che può causare epidemie influenzali diffuse, dimessi in ritardo di due giorni a causa del periodo natalizio e dalla conseguente mancanza di personale sanitario.
Ritardi che hanno avuto ripercussioni sull’intera struttura ospedaliera dove i tempi di attesa per fornire una barella ai pazienti del pronto soccorso si sarebbero protratti oltre le 10 ore, come riportato dalle fonti raccolte dal quotidiano in lingua inglese:
«A un certo punto la situazione era così grave che le barelle sono finite e si è dovuto utilizzare quella del pronto intervento, il che significa che alcune ambulanze sono rimaste bloccate per un po’ di tempo e non potevano essere utilizzate. Una situazione che si ripete ogni anno e che non si fa nulla in anticipo per affrontare»
Un mero problema matematico secondo i racconti dei testimoni che ricordano come ogni giorno il Mater Dei arrivi a registrare 150 ingressi che, senza un numero adeguato di dimissioni, ha portato anche in questo mese di dicembre l’emergenza posti-letto provocando, a sua volta, ritardi nei soccorsi e negli interventi, o addirittura, lo slittamento fino a tre giorni delle operazioni chirurgiche per traumi fisici e ossei.
Nella stessa maniera anche i reparti maternità si trovano ad affrontare la difficoltà a reperire lettini per il ricovero – «le induzioni di solito venivano ammesse il giorno prima ma non ci sono abbastanza letti» – le parole di un dipendente che fanno eco alle anticipazioni di Net News e Newsbook che hanno riferito come le future mamme non possano più essere ricoverate un giorno prima dell’induzione, come da prassi, a meno che non soffrano di patologie come diabete o ipertensione.
Una pratica definita dal Mater Dei «coerente con le politiche sanitarie internazionali adottate dagli ospedali europei e britannici» e che, «in alcun modo, rischia di compromettere la salute della futura mamma e del nascituro».
Nel frattempo, le autorità sanitarie hanno invitato i cittadini non ancora vaccinati contro l’influenza e il COVID-19 a farlo, gratuitamente, presso qualsiasi centro sanitario di Malta dal lunedì al venerdì dalle 10:00 alle 19:00 o presso quello di Victoria, mentre, per vaccinare i bambini, saranno messi a disposizione gli ambulatori NIS dei centri sanitari di Paola, Floriana e Mosta dal lunedì al venerdì dalle 7:00 alle 13:00.