La tradizionale “festa” maltese (sinonimo degli eventi celebrativi che vanno in scena ogni anno nei paesini dell’arcipelago e che affondando le radici nella storia e nella cultura del Paese) è stata ufficialmente riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità per i suoi valori comunitari, la promozione delle arti e l’inclusività.
Come già si preannunciava lo scorso mese, l’importante riconoscimento è stato conferito nel corso della diciottesima sessione del Comitato Intergovernativo per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, attualmente in corso in Botswana.
Nel comunicato stampa diffuso dal Ministero della Cultura, il ministro Owen Bonnici ha espresso parole di ringraziamento nei confronti della Malta Band Clubs Association per l’impegno profuso nel raggiungere il risultato.
È stata proprio la stessa associazione, infatti, a sottoporre nel 2021 all’UNESCO la candidatura per la “festa” maltese, ricevendo un forte sostegno dalla Curia maltese e dalle comunità locali. Il processo è stato supervisionato dall’Ufficio per il patrimonio culturale immateriale all’interno della Direzione Cultura, guidato da Jean Paul Baldacchino, professore di Antropologia all’Università di Malta.
A novembre, il comitato tecnico incaricato di esaminare le richieste di riconoscimento dell’UNESCO come patrimonio immateriale, ha “raccomandato” la “festa” maltese per essere iscritta nella lista, elogiando «il modo esemplare con cui è stata presentata la domanda, così come la produzione audiovisiva che l’accompagna, selezionata come una delle migliori pratiche per tali domande» e riconoscendo, inoltre, il lavoro congiunto della Direzione Cultura, in particolare dell’Ufficio per il Patrimonio Culturale Immateriale, del professor Baldacchino, dell’Arcidiocesi di Malta, del governo e di tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il risultato.
«Questo è il terzo elemento registrato per Malta, dopo la Ftira (popolare pane tipico locale n.d.r.) e Ghana (genere musicale folkloristico maltese n.d.r.). Il governo è impegnato a continuare ad apprezzare e promuovere la festa maltese come celebrazione comunitaria che celebra i valori artistici, l’inclusione e lo spirito comunitario» ha affermato il ministro della Cultura Owen Bonnici.