Cemento chiama cemento.
Si potrebbe riassumere così la decisione della Planning Authority di approvare la costruzione di altri 75 appartamenti e di un nuovo hotel a dieci piani a Sliema, nel contesto del progetto di “Townsquare”, grattacielo di proprietà di Michael Stivala. In questo modo, il numero di appartamenti passerà dai 159 approvati nel 2019 (già all’epoca non senza polemiche) a ben 234, con l’altezza dell’edificio che rimarrà però inalterata. I locali dell’albergo dovrebbero invece essere realizzati all’interno di uno spazio del giardino, precedentemente designato come padiglione.
Al colosso di calcestruzzo, da sempre mal visto dalla popolazione, verrà anche ampliata l’area riservata a tavoli e sedie, con l’ingresso principale che verrà conseguentemente spostato da dove si trova ora. Ma non solo: Il progetto prevede inoltre un aumento dei posti auto del parcheggio, che passeranno dagli attuali 600 a 850. Verrà infine realizzata una seconda area dedicata alla sosta dei mezzi di trasporto “speciali” come biciclette, scooter e taxi.
Queste “migliorie” sarebbero state richieste dallo stesso Stivala, tra i più potenti uomini d’affari dell’arcipelago e presidente della Malta Developers Associations (MDA), dopo aver rilevato il sito dai precedenti proprietari (Gasan Group) per una cifra enorme: 70 milioni di euro, riferisce Malta Today.
La continua espansione dei grandi dell’edilizia però non piace ai cittadini locali. In questo caso, bel il 61,3% degli abitanti di Sliema si sarebbe detto contrario alla realizzazione del nuovo albergo. Tra le numerose lamentele riportate dai media maltesi, il commento più significativo al progetto di Stivala è arrivato da un anziano che vive nell’area da prima della seconda guerra mondiale e della cementificazione selvaggia: «Ci stanno soffocando. Ci hanno privato dell’aria e della luce».
Alle rimostranze dei residenti che affermano di ritrovarsi inghiottiti dal cemento, ha risposto direttamente il presidente della Planning Authority, Emmanuel Camilleri: «La cosa più semplice per me è dire no – ha affermato – ma il richiedente può fare ricorso, e se diciamo di no senza buone motivazioni, la nostra decisione verrebbe ribaltata».
Su quest’ultimo timore ha invece risposto Johann Buttigieg, ex Amministratore Delegato della Planning Authority, ora consulente di Stivala, che avrebbe proposto un accordo con i residenti della zona, con il quale lo stesso Stivala pagherebbe delle multe in caso di rumori molesti dopo le 23:00.
30 anni fa , per me malta era la perla del mediterraneo su tutto;oggi è un caos totalesu tutto .Esempio bus , costruzioni, prezzi di prima necessità e altre non adeguate a nessun controllo, ci sarebbe molto da dire ma ;purtroppo amalta oramai tutto è possibile.avrei molto da sugerire ; ma lta potrebbe ancora cambiare in meglio.