Difficoltà nel trovare personale e candidati che disertano i colloqui di lavoro. Sembra il solito spaccato del mondo del lavoro italiano, tra aziende che lamentano la mancanza di mano d’opera volenterosa a fare da contraltare a dipendenti che denunciano condizioni di lavoro e stipendi ai limiti dello sfruttamento.
Pare invece che le stesse difficoltà le stiano vivendo le imprese maltesi. Almeno, è quanto emerso dai risultati di un sondaggio condotto dalla Camera delle Piccole e Medie Imprese e poi ripreso nel corso di una conferenza stampa sul tema da Mariella Galea, responsabile delle risorse umane del Gruppo Peresso, specializzato nell’importazione di prodotti farmaceutici.
Ebbene, stando a quanto riportato da Times of Malta, secondo Galea l’azienda – come tante altre – starebbe affrontando «grandi difficoltà nel trovare nuovo personale», riscontrando un «interesse quasi nullo negli annunci di lavoro relativi alle posizioni aperte».
Inoltre, i pochi candidati non sarebbero maltesi, bensì appartenenti a Paesi extra-UE. Un aspetto non da poco, almeno per il Gruppo, che sempre secondo Galea punterebbe sui lavoratori locali, aggiungendo tuttavia:
«Abbiamo un processo di reclutamento rigoroso, ma anche quando selezioniamo dei candidati, questi non si presentano al colloquio, senza neanche avvisare»
Alla conferenza è intervenuto anche Kurt Farrugia, amministratore delegato di Malta Enterprise. La sua opinione sulla difficile situazione del mondo del lavoro si può definire controversa.
Secondo Farrugia, una grande problematica sarebbe l’alto tasso di occupazione dell’arcipelago visto che la mancanza di disoccupati limiterebbe la formazione di nuovi professionisti.
Sostanzialmente, le aziende crescono, si espandono, ma la forza lavoro non cresce di pari passo. «Dobbiamo decidere come far crescere l’economia maltese – ha dichiarato Farrugia – e fare investimenti strategici nei nuovi settori in cui vogliamo espanderci».
L’AD di Malta Enterprise ha concluso affermando che sono in cantiere finanziamenti per la formazione e l’aggiornamento professionale dei lavoratori, che dovrebbe portare benefici sul lungo periodo.
Buona sera,
Mi dispiace leggere certe notizie. Il lavoro è dignità e rispetto verso se stessi, non solo fatica (fisica, mentale o ambedue). Inoltre, non è sempre piacevole ma come si pensa di vivere quotidianamente senza di esso?
Ho imparato che per vivere dignitosamente si deve lavorare, anche a turnazione e a volte fare gli straordinari (anche se non è sempre piacevole). Così facendo, si può progettare qualche gita fuori porta anche per più giorni, oltre a pagare le bollette di casa.